Chi pensava fosse mai possibile l’era del turismo spaziale? A quanto pare, invece, il futuro sta arrivando e proprio ieri c’è stato il primo volo spaziale turistico, inaugurato dal miliardario Jeff Bezos. Ecco cosa è successo e come funziona viaggiare nello spazio.
Benvenuti nell’era dei viaggi nello spazio! Guardare il nostro Pianeta dall’immensità dello spazio deve essere un’esperienza unica e, grazie a due miliardari molto famosi, questo è diventato possibile.
Il turismo spaziale, infatti, è ufficialmente partito grazie a Jeff Bezos e Richard Branson, due delle persone più ricche al mondo, che grazie alle loro due compagnie hanno mandato per la prima volta delle navicelle con i primi turisti nello spazio. Entriamo nello specifico e vediamo di cosa si tratta.
Il turismo spaziale, l’inizio di una nuova era
L’imprenditore miliardario Richard Branson, proprietario e fondatore della Virgin, e il suo team sono volati con successo ai confini dello spazio con la missione Unity 22 a bordo di un aereo Virgin Galactic il 12 luglio. L’evento è stato salutato come l’inizio del turismo spaziale, seguito poi dalla spedizione del collega magnate degli affari Jeff Bezos, ex CEO di Amazon, e dalla sua azienda Blue Origin.
Proprio ieri, quest’ultimo ha intrapreso il primo viaggio nello spazio, accompagnato da tre compagni di viaggio, persone comuni non astronauti preparati. L’evento ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, visto che non si vede tutti i giorni una navicella spaziale che parte con persone normali a bordo.
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I viaggi nello spazio di Bezos e Branson ci ricordano che lo spazio non è più solo un luogo che i governi vogliono esplorare e conoscere, ma un terreno su cui le imprese private vogliono investire per renderlo accessibile anche a chi non è un professionista della NASA.
Sono stati tantissimi i dibattiti che si sono accesi per via delle imprese dei due imprenditori, ma che sia giusto o meno in questi giorni è stato scritto un pezzo di storia dell’umanità.
Quali sono le compagnie e come si può viaggiare nello spazio
Come abbiamo anticipato, il turismo spaziale è iniziato grazie a due compagnia multimiliardarie che hanno già intrapreso i loro primi viaggi di prova.
La prima compagnia è la Virgin Galactic di Richard Branson, che si concentra sul turismo suborbitale, piuttosto che sul lancio di persone e carichi utili nello spazio. La sua navicella spaziale dovrebbe essere portata a 50.000 piedi da un ampio jet a doppia fusoliera chiamato WhiteKnightTwo. Da lì, la nave si stacca e plana per alcuni secondi prima di accendere il motore a razzo e iniziare un’ascesa quasi verticale a circa 300.000 piedi.
Leggermente differente è la Blue Origin di Jeff Bezos, che vuole rendere l’esplorazione dello spazio più economica attraverso booster che possono essere riciclati per lanci futuri. Da anni la compagnia sta testando un razzo suborbitale chiamato New Shepard , costruito per portare i turisti paganti ai confini dello spazio in una capsula pressurizzata. L’idea è che su un volo Blue Origin, i turisti spaziali potranno intravedere la Terra attraverso grandi finestre e vivere alcuni minuti di assenza di gravità.
La terza compagnia è quella di Elon Musk, il multimiliardario CEO di Tesla, che ha fondato la SpaceX. L’azienda è nata dall’idea che Musk avrebbe dovuto inviare una navicella spaziale chiamata “Mars Oasis” sul Marte, sua ossessione. Il veicolo fornirebbe una serra sperimentale e attrezzature per scattare foto del pianeta, rimandandole sulla Terra. Musk sperava che il progetto avrebbe suscitato un rinnovato interesse per arrivare su Marte all’interno del governo degli Stati Uniti, ma non è stato propriamente così.
Tutte e tre le compagnie lavorano, in definitiva, per rendere il turismo spaziale una realtà, ma quando si potrà cominciare a volare?
Quando si potrà volare per lo spazio
Nonostante i biglietti, al momento, costano milioni di dollari, molti sono interessati a sapere quando inizieranno definitivamente i voli commerciali per lo spazio.
Secondo la Virigin Galactic, i primi voli inizieranno nel 2022 e molti biglietti sono già stati venduti. La compagnia prevede di fare massimo 400 voli l’anno e, come annunciato, due persone saranno estratte a caso per partecipare ai primi voli inaugurali.
Per Blue Origin, invece, ancora non ci sono programmi precisi su quando potrebbero iniziare i viaggi spaziali, ma si dice che Jeff Bezos abbia in programma molti altri viaggi. Staremo a vedere come evolverà questa nuova branchia del turismo.