Tampone obbligatorio per entrare in Sicilia e Sardegna: cosa bisogna sapere.
I contagi aumentano in Italia e la variante Delta del virus fa paura. Così alcune Regioni decidono di tutelarsi. Sono le isole Sicilia e Sardegna, già con forte aumento dei casi di Covid-19 e indice Rt elevato, a prender provvedimenti per tutelarsi dall’arrivo di casi infetti.
La Sicilia ha già introdotto il tampone obbligatorio per chi viene da alcuni Paesi all’estero. Mentre la Sardegna è intenzionata a ripristinare il tampone per chi sbarca sul suo territorio, come la scorsa primavera quando era tornata in zona bianca.
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Tampone obbligatorio per entrare in Sicilia
Il 14 luglio la Regione Sicilia ha introdotto il tampone obbligatorio per chi arriva da Spagna e Portogallo, Paesi già in situazione critica con un’impennata di contagi e verso i quali la Francia ha sconsigliato i viaggi.
Un’altra ordinanza del presidente della Sicilia Nello Musumeci ha introdotto il tampone obbligatorio anche per chi arriva da Malta. Il provvedimento si applica a tutti coloro che hanno soggiornato a Malta, in Spagna e Portogallo nei 14 giorni precedenti al loro arrivo.
Altre limitazioni riguardano chi arriva dai Paesi extra europei India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka. Come già previsto dalle norme nazionali.
Lia Regione Sicilia ha anche istituito alcune zone rosse locali sul suo territorio a Mazzarino e Riesi, in provincia di Caltanissetta. Come si legge sul sito web della Regione.
Provvedimenti in Sardegna
Non ci sono ancora provvedimenti ufficiali, ma anche la Sardegna è intenzionata a ripristinare i controlli agli sbarchi sull’isola. I contagi sono in rapido aumento e si vogliono evitare i focolai dell’estate dello scorso anno.
La Regione potrebbe chiedere di nuovo i tamponi obbligatori, come la scorsa primavera, a tutti coloro che sbarcano nei suoi porti e aeroporti.
Il presidente della Sardegna, Christian Solinas, sarebbe in procinto di firmare una nuova ordinanza. Come ha detto al Tg4 la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda.
“Serve una stretta, pur senza ricorrere a estremismi – ha spiegato Zedda – perché la nostra è una Regione che punta sul turismo ma la prevenzione deve continuare, quindi anche il nostro presidente sta pensando ad un provvedimento per intensificare i controlli e ripartire con i tamponi anti Covid negli scali”.
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