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La situazione in Spagna: aumento dei contagi. Tornano le chiusure serali. Le città con restrizioni, più a rischio e le nuove regole sulle chiusure per ogni città e regione
Le agognate vacanze in Spagna diventano ora a rischio. Il vertiginoso aumento dei contagi da Covid nella penisola Iberica spaventa e preoccupa l’Europa e costringe a rivedere i piani di viaggio di moltissimi turisti. Soprattutto verso alcune città spagnole dove il numero dei nuovi positivi è alto e tornano in vigore le restrizioni.
I nuovi casi si registrano in stragrande maggioranza fra i più giovani così le autorità chiudono i locali della movida. La situazione non è la stessa in tutta la Spagna: Barcellona e la Catalogna è la regione più colpita, molto meglio invece Madrid e l’Andalusia. Ma prima di partire è bene sapere cosa sta succedendo. quali sono i rischi e dove non andare: per evitare contagi e le città con restrizioni.
Spagna cosa succede: la situazione Covid
In Spagna alla maggiore contagiosità della variante Delta si è unità la movida senza precauzioni, con il risultato di un aumento vertiginoso dei contagi. La stragrande maggioranza dei nuovi positivi sono infatti giovani: nella fascia 20-29 l’incidenza è di 1047 contagi ogni 100 mila abitanti.
La media generale è di 317 casi ogni centomila, triplicata nel giro di 3 settimane. E il serbatoio del virus sono tutte le occasioni sociali dove si ritrovano giovani non vaccinati e senza precauzioni: focolai in discoteche, festival, concerti, luoghi di villeggiatura. Il caso dell’isola di Maiorca è esemplificativo in questo senso.
La buona notizia è che negli ospedali i ricoverati per Covid sono un numero esiguo. Merito dei vaccini, come spiega il giornale El Mundo. Questa quinta ondata è trenta volte più potente di quella del 2020 – si legge sul giornale spagnolo – se non ci fossero 21 milioni di spagnoli vaccinati, ovvero il 44% della popolazione, gli ospedali sarebbero già in affanno.
Certo è che se il numero dei contagi non viene contenuto, ma continua a crescere in maniera esponenziale, nel giro di qualche settimana gli ospedali andranno in sofferenza. Per questo la Spagna è pronta a cambiare passo sulle vaccinazioni, dando un’accelerata nella fascia d’età più colpita ovvero 20-29 e chiudendo nuovamente i locali notturni.
Spagna dove non andare: le città più a rischio
L’aumento dei contagi riguarda tutta la Spagna, ma in alcune zone il tasso di crescita è molto più alto. Barcellona è la grande città dove l’incidenza è maggiore che nel resto del Paese. Ma sono diverse le regioni dove il livello di allarme è scattato.
Il Governo Centrale lascia alle Comunità Autonome la scelta di adottare eventuali misure restrittive. Tutte hanno agito andando a limitare la movida. I provvedimenti presi hanno una durata di 14 giorni.
Le comunità autonome dove il rischio è più elevato sono in ordine di incidenza: la Catalogna (725 casi ogni 100mila abitanti), Castilla e Leon (488), Cantabria (437), Navarra (411), Asturie (324), Aragon (300), Baleari (324) e Comunità Valenciana (262).
Le città con restrizioni e chiusure
La Comunidad Valenciana, è la regione di Valencia, celebre tra l’altro per il suo spettacolare Acquario. Le autorità locali hanno deciso di chiudere tutti i locali notturni dal giovedì, di anticipare a mezzanotte la chiusura dei locali e di limitare a 10 persone le riunioni.
In Castilla e Leon, i locali chiuderanno alle 2 del mattino nel weekend, vietato il consumo al bancone e numero di accesso limitato di 1/3 della capienza. A Saragozza, nella regione di Aragon, bar e ristoranti chiuderanno alle 23, vietato il consumo al bancone nei locali che dovranno chiudere a mezzanotte e mezza.
In Catalogna, la regione di Barcellona, la più colpita dall’ondata tutti i locali senza spazi all’aperto dovranno restare chiusi. Si potrà solo stare all’aperto, con limitazioni sulla capienza e chiusura alle 3 del mattino. Per partecipare a qualsiasi evento che coinvolga più di 500 persone sarà obbligatorio presentare una sorta di green pass.
A Santander, località dei Paesi Baschi, particolarmente amata e in tutta la regione di Cantabria i locali chiudono durante il weekend. A Pamplona e in Navarra invece decisa la chiusura anticipata all’una e limiti di capienza ridotti.
Nelle isole Baleari è stato deciso che i bar all’aperto e i locali di Magaluf nell’isola di Maiorca e Sant Antoni de Portmany in Ibiza non potranno ospitare più di 100 persone all’interno e 200 all’esterno. Inoltre a tavola massimo 6 persone al coperto e 10 all’esterno.
Nella regione della Galizia per poter entrare in un locale durante il fine settimana bisognerà presentare un test PCR negativo e per evitare i cosiddetti ‘botellones’ ovvero le bevute per strade di gruppi di giovani verrà interdetto l’accesso a parchi e spiagge.
Andare in vacanza in Spagna: quali sono i rischi
La Spagna è una delle mete delle vacanze più amate dagli italiani. Appena le frontiere sono state riaperte ed è stato nuovamente possibile viaggiare in tantissimi hanno preso un aereo per Barcellona o per Madrid e o per le isole Baleari che si sono in questo primo scorcio d’estate riempite di turisti.
La Spagna ha poi rimosso molte restrizioni anti-covid. Ultima a cadere l’obbligo della mascherina all’aperto accolta dagli spagnoli con feste di piazza.
E se tanti vacanzieri sono già a spasso sulla Rambla o a visitare l’Acquario di Valencia o rilassati su una spiaggia di Maiorca, tanti altri hanno in programma una vacanza in Spagna nelle prossime settimane. Ma il dubbio se sia il caso di andare o meno serpeggia fra gli italiani.
Dovrebbe partire solo chi ha completato il ciclo vaccinale e solo dopo 14 giorni dalla seconda dose di vaccino (o dalla prima in caso di Johnson&Johnson). E con la consapevolezza che non potrà essere una vacanza normale, ma con alcune restrizioni dettate non solo dalle regole esterne, ma soprattutto dal buon senso.
Rischio quarantena per chi rientra dalla Spagna
Il governo francese ha esplicitamente consigliato ai suoi connazionali di non partire ed è probabile che la Francia ponga delle restrizioni a chi rientra dalla Spagna. Il governo italiano non si è ancora espresso in tal senso, ma la situazione spagnola incomincia a destare preoccupazione in tutta Europa. Serpeggia l’ipotesi, se la situazione contagi non migliorerà, che nelle prossime settimane venga imposta la quarantena obbligatoria a chi rientra dalla Spagna in Italia.
In caso si risulti positivo al tampone prima del rientro in Italia bisognerà stare in isolamento presso una struttura messa a disposizione dalle autorità spagnole. E non si potrà partire fin quando il tampone non risulti negativo.
Andare in vacanza in Spagna nell’estate 2021 presenta dunque rischi più elevati per via della maggiore circolazione del virus. Inoltre le numerose città con restrizioni rendono la vita vacanziera meno tale.