‘Non andate in vacanza in Spagna e in Portogallo’, l’annuncio che spaventa

L’aumento dei contagi e le misure di precauzione giudicate insufficienti fanno salire l’allarme su Spagna e Portogallo. E la Francia avverte i suoi cittadini: non andate in vacanza in Catalogna e Portogallo

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La spiaggia di Barcellona. Spagna e Portogallo: aumenti di contagi per la variante Delta

La variante Delta inizia a fare paura. Tanto che la diffusione della nuova variante mette a dubbio le prossime vacanze in alcuni Paesi. Molti turisti stanno infatti riconsiderando i viaggi in Portogallo e in Spagna. Il Ministro francese degli Affari Europei Clement Baune ha consigliato i suoi cittadini di andare altrove ed evitare quest’estate Portogallo e la Spagna.

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La situazione in Spagna e Portogallo: è pericoloso andare in vacanza?

La diffusione della variante Delta è molto veloce e, come detto più volte dagli esperti, per settembre anche in Italia sarà prevalente se non dominante. In alcuni paesi Europei però la diffusione di questa variante – più contagiosa, ma non più aggressiva – corre più velocemente.

Questi Paesi sono la Spagna, il Portogallo, il Regno Unito e Israele. A destare preoccupazione sono Spagna e Portogallo in quanto non solo i viaggi per turismo sono permessi verso questi Paesi, ma anche perché sono due mete ambitissime delle vacanze estive.

Sia in Spagna sia in Portogallo i contagi stanno risalendo specie fra i giovani e i giovanissimi. Tanto che nei prossimi giorni verranno prese misure più severe di precauzione.

La Francia non è escluso che ponga limiti ai viaggi per turismo verso questi due Paesi. ” State attenti, la pandemia non è finita” è il monito del Ministro francese Clement Baune “alcuni Paesi hanno aperto troppo le porte. Chi non ha già prenotato le vacanze in Spagna o Portogallo eviti di andarci”.

Dal Governo italiano non è arrivata per il momento nessuna indicazione sull’opportunità o meno di andare in vacanza in Spagna o Portogallo. Indubbiamente la raccomandazione ovvia e al buon senso e all’adottare sempre misure precauzionali, ossia mascherina e distanziamento e di viaggiare solo se vaccinati.

La situazione Covid in Spagna: i rischi per i turisti

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Turisti a Barcellona: aumento di contagi fra i giovani della movida

La Spagna è uno di quei Paesi che ha riaperto tutto e molto velocemente, tra cui anche le discoteche e ha dato il via libera alla vita notturna. La campagna vaccinale però prosegue spedita: circa il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Ed è proprio nella popolazione meno vaccinata, ovvero i giovani, che il virus ha preso piede.

L’impennata di contagi è infatti negli under 30: l’incidenza è di 450 su 100 mila abitanti nella fascia 20-29 anni, 350 nella fascia 30-39 e 150 nel resto della popolazione. Fortunatamente nei giovani i rischi di ospedalizzazione sono più bassi, ma una circolazione eccessiva del virus potrebbe portare al coinvolgimento di soggetti più a rischio oltre che a nuove variazioni.

Così nei prossimi giorni si prenderanno delle misure di precauzione in più. Diverse comunità autonome spagnole, la Galizia, la Cantabria e Valencia, hanno annunciato una stretta sulla vita notturna. Perché è lì – e Maiorca è stato il caso più eclatante – che il virus trova terreno fertile.  Così dopo il libera tutti le discoteche torneranno a chiudere prima in Spagna e verranno imposti limiti sugli ingressi.

Portogallo: dilaga la variante Delta

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Le spiagge dell’Algarve con i turisti britannici

Se in Spagna la variante Delta si attesta al 44% delle nuove infezioni, in Portogallo è ormai già dominante: l’89% dei nuovi positivi è dovuto alla variante. Così nel giro di una settimana i contagi sono risaliti ai numeri di febbraio: oltre 3 mila in un giorno.

Ma, come in Spagna, sono soprattutto i giovani e i giovanissimi non vaccinati i nuovi positivi. Il fattore età e vaccino è determinante per il decorso della malattia: nonostante l’alto numero di contagi non si registra infatti un aumento dei ricoveri in ospedale.

Da lunedì scorso la campagna di vaccinazione è stata aperta anche alla fascia under 30. Al momento solo il 38% della popolazione è stato vaccinato.

Intanto le spiagge del Portogallo sono piene tra cui anche di britannici che da sempre hanno scelto il paese lusitano come luogo prediletto delle loro vacanze al mare. La situazione sanitaria è però tenuta sotto controllo dalle autorità ed è stato reimposto il coprifuoco nei 45 comuni più interessati dalla recrudescenza dei contagi, fra cui Lisbona e Porto.

La Ministra della Salute Marta Temido non ha escluso ulteriori restrizioni se la situazione dovesse peggiorare, sebbene per farlo il governo debba prima dichiarare lo Stato di Emergenza. Un passaggio non proprio automatico e osteggiato da diverse forze politiche.

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Chi va in vacanza all’estero deve assumere comportamenti ancora più rigorosi

Andare in vacanza all’estero, in Spagna o in Portogallo, in questo momento storico richiede necessariamente l’adozione di comportamenti ancora più rigorosi. Il primo step è essere completamente vaccinati (da più di due settimane) utilizzare la mascherina anche all’aperto se c’è affollamento, mantenere sempre la distanza di sicurezza, evitare i luoghi affollati anche all’aperto.

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