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Consigli di viaggio

Green pass europeo entra in vigore oggi: via libera ai viaggi

Green pass europeo entra in vigore oggi: via libera ai viaggi e non solo. Cosa bisogna sapere.

Green pass europeo entra in vigore oggi: via libera ai viaggi (Rafael Henrique – stock.adobe.com )

È finalmente arrivato il giorno in cui entra in vigore il Green pass europeo, EU Digital certificate Covid-19, Certificato digitale Covid-19 UE. Oggi, giovedì 1° luglio sarà ufficialmente applicato in tutta l’Unione Europea, nei Paesi dell’area Schengen. Con l’unica eccezione dell’Irlanda, a causa di un attacco informatico subito al suo sistema sanitario.

Il Green pass consentirà di spostarsi liberamente senza più obbligo di tampone o quarantena per chi è stato vaccinato contro il Coronavirus o è guarito dal Covid-19. Attenzione, però, mentre in Italia il Green pass viene rilasciato anche a chi ha ricevuto solo una dose di vaccino, nel resto d’Europa viene rilasciato solo a chi ha completato la vaccinazione (con due dosi o con il vaccino monodose).

Gli italiani con una sola dose di vaccino somministrata, che viaggiano in Europa con il Green pass italiano, potrebbero vederselo rifiutato ed essere obbligati a sottoporsi comunque a tampone. Per eliminare questa differenza e soprattutto a causa della rapida diffusione della variante Delta del virus, più contagiosa e contro la quale una sola dose di vaccino non basta, il governo sta pensando di rivedere il Green pass italiano e rilasciarlo solo dopo la completa immunizzazione dei titolari. Ecco cosa bisogna sapere.

Green pass europeo entra in vigore oggi: via libera ai viaggi

Si inaugurano oggi i viaggi in Europa con il Green pass europeo. Il Certificato digitale Covid-19 dell’Unione Europea entra ufficialmente in vigore oggi, giovedì 1° luglio. I cittadini della UE, dei Paesi Schengen, e di quelli che hanno aderito al regolamento, potranno esibire il pass ai controlli in aeroporto che attesterà l’avvenuta vaccinazione, la guarigione (entro i 6 mesi) o il test negativo al Coronavirus, effettuato entro le 48 ore.

In tutto sono 33 Paesi: i 27 dell’Unione Europea più Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Andorra e Principato di Monaco. Non è incluso il Regno Unito. La Repubblica d’Irlanda applicherò il Green pass più avanti, a causa di problemi causati da un attacco informatico al suo sistema sanitario. Fino al 12 agosto, comunque, è previsto un periodo transitorio in cui saranno riconosciuti anche i vecchi certificati, per permettere ai Paesi di adeguare i loro sistemi.

Con l’esibizione del Green pass non dovrebbe essere richiesto l’adempimento di altri obblighi. Nemmeno di quarantena, salvo ulteriori restrizioni dettate da esigenze di salute pubblica che siano comunque “necessarie e proporzionate” e fondate su evidenze scientifiche. Come ha richiesto Bruxelles per non svuotare il contenuto del Green pass.

Il certificato viene rilasciato dai singoli Paesi attraverso le loro piattaforme web. In Italia è stata attivata la piattaforma nazionale Digital Green Certificate (DGC), per il rilascio del Green pass italiano, Certificazione verde COVID-19, riconosciuto in tutta Europa grazie all’utilizzo di un codice QR. Il Green pass italiano viene emesso in doppia lingua italiano e inglese, può essere rilasciato anche in francese e tedesco.

Il Green pass può essere emesso anche per i bambini. In ogni caso, i figli minori di adulti vaccinati non dovranno sottoporsi a quarantena (il vaccino è previsto dai 12 anni). Seguono il pass dei genitori per evitare di separare i nuclei familiari. Mentre i bambini sotto i 6 anni sono esenti dal tampone.

Il certificato si può scaricare dalla piattaforma DGC inserendo i dati della Tessera Sanitaria e il codice della vaccinazione, guarigione o tampone. Oppure tramite le app Immuni e IO (qui in automatico), una volta ricevuto l’sms dal Ministero della Salute o la mail da Sogei.

Il certificato viene rilasciato in formato digitale e stampabile.

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Applicazione

L’Unione Europa ha attivato il Green pass per rilanciare il turismo, fortemente penalizzato dalla pandemia. Bruxelles ha voluto evitare il caos della scorsa estate, quando il virus sembrava quasi sparito per poi ripresentarsi in modo prepotente nelle località di vacanza, obbligando a cambi di programma improvvisi  e quarantene al rientro in patria per i viaggiatori. I viaggi all’estero, purtroppo, hanno contribuito a un’ulteriore distribuzione dei contagi in Europa.

Quest’anno, grazie soprattutto alla campagna vaccinale e a una più coerente applicazione delle misure di prevenzione (soprattutto la mascherina), sembrava dovesse filare tutto liscio. Bastava essere vaccinati o guariti dal Covid, o al limite avere un tampone negativo, per poter viaggiare più liberamente. Purtroppo a guastare i piani ci si è messa la variante Delta (ex indiana) del virus, molto più contagiosa, che rischia di rovinare il turismo.

Alle Canarie e alle Baleari sta già creando parecchi problemi, con focolai estesi che hanno costretto a reintrodurre restrizioni e quarantene. Non più confinata al solo Regno Unito la variante è una grande incognita per tutti coloro che non sono ancora vaccinati, gran parte della popolazione giovane europea, o lo sono con una sola dose, insufficiente a proteggere dal virus.

Raccomandazioni e discrepanze

Mentre si naviga a vista sui viaggi, la Commissione Europea raccomanda gli Stati membri di utilizzare il Green pass anche per la partecipazione agli eventi affollati e l’accesso ai grandi luoghi pubblici. Il consiglio è quello di richiederlo ai concerti, ai festival, a teatro e perfino al ristorante. Soprattutto, la Commissione raccomanda l’uniformità di applicazione ai singoli Stati, per evitare confusioni e frammentazioni.

In Italia, il pass è richiesto finora per partecipare ai matrimoni, fare visita alle Rsa e partecipare ad alcuni grandi eventi grandi eventi.

Nel frattempo, però, potrebbero esserci difformità nell’accettazione del pass in Europa. Oltre all’Italia, che rilascia e riconosce il certificato anche con una sola dose di vaccino. C’è chi applica periodi diversi d validità. Ad esempio, i risultati negativi dei tamponi possono essere accettati se il test è stato fatto entro le 48 o 72 ore dal viaggio. Solitamente le 48 ore valgono per l’antigenico e le 72 ore per il tampone molecolare. L’Unione Europea non ha stabilito un periodo di validità obbligatorio, ma solo delle raccomandazioni.

Poi, se in generale, il Green pass è valido dal 15° giorno dal completamento della vaccinazione, ci sono Paesi come l’Austria che lo accettano solo al 22° giorno, ovvero dopo tre settimane. Il periodo necessario all’immunizzazione dopo la vaccinazione, infatti, è convenzionale. Gli esperti indicano generalmente un periodo che può andare da dieci giorni a tre settimane. I quattordici giorni sono dunque un compromesso.

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Green pass europeo: come funziona e dove richiederlo (Presentazione del certificato vaccinale europeo in Germania. Foto di Sean Gallup/Getty Images)

 

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba