Euro 2020, dove si giocherà la finale? La paura dell’avanzata della variante Delta in Inghilterra spaventa tutta l’Europa.
Siamo nel pieno degli Euro 2020 e mentre la speranza per l’Italia e la formazione di Mancini ci tiene col fiato sospeso, ci sono altre situazioni che non ci fanno dormire sonni tranquilli.
Di cosa stiamo parlando? Della corsa della variante Delta e delle semifinali e la finale degli Euro 2020 che dovrebbero svolgersi nel Regno Unito, precisamente a Wembley. E da qui i numeri del contagio da Coronavirus non fanno ben sperare visto che si sono superati i numeri di casi di gennaio. E allora? Come si comporterà l’Europa? Rimarrà tutto così o la location della finale degli Euro 202 sarà cambiata?
Secondo quanto riporta Libero Quotidiano sembra che i pezzi grossi della Uefa non siano minimamente preoccupati dalla cosa e vogliano continuare a mantenere così il programma delle partite. Tuttavia Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea punta i riflettori sul fatto che se le ultime tre gare degli Euro 2020 dovessero disputarsi a Wembley significherebbe accogliere in 72 ore circa 180mila tifosi. Anche Andrea Crisanti, sempre secondo quanto riporta Libero, non è convinto della decisione di disputare a Wembley le finali.
Il motivo è anche legato proprio alla variante Delta che ha una capacità di trasmissione ben più forte rispetto alle precedenti. Bisognerà quindi capire accuratamente cosa fare e come comportarsi per evitare di farci del male da soli. L’ipotesi migliore sembra quella di spostare almeno la sede delle semifinali, ma a oggi la Uefa ancora non ha comunicato nulla in merito. Solo i politici della Gran Bretagna hanno invitato i tifosi inglesi a non andare a Roma per tifare la squadra ai quarti, ma di farlo da casa.
Dove si svolgerà la finale degli Euro 2020 quindi è ancora un mistero. Esattamente come la location prescelta per le semifinali. Bisogna sicuramente muoversi con attenzione. Siamo in un momento in cui torniamo a respirare un po’ di normalità e gettare tutto al vento, vedendo risalire i contagi già nei primi giorni di luglio potrebbe essere molto pericoloso.
Anche in Italia, infatti, le persone vaccinate con entrambe le dosi sono poche rispetto alla popolazione totale e la paura di scenari da zona rossa si fa sentire.