Covid, variante Delta: dove sono i focolai in Italia. Cosa bisogna sapere.
Mentre nel Regno Unito devono fronteggiare una nuova emergenza Covid, dovuta alla diffusione della variante Delta del Coronavirus, per fortuna non con numeri drammatici di ricoveri e decessi come lo scorso inverno, la variante (ex indiana) si sta diffondendo anche nel resto d’Europa e in Italia.
Vi avevamo segnalato già alcuni primi focolai in Italia, negli ultimi giorni ne sono stati segnalati altri. Ecco cosa bisogna sapere.
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L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato che in Italia i casi di variante Delta (ex indiana, B.1.617.2) del Coronavirus si sono quadruplicati, passando dal 4,2% dei contagi di maggio al 16,8% di giugno. Si tratta delle anticipazioni dai numeri della flash survey, l’indagine lampo dell’ISS, che saranno pubblicati a breve. Intanto scopriamo quali sono i focolai di variate Delta scoperti in Italia.
Vi abbiamo già riferito del primo focolaio individuato in Italia, tra Piacenza, Cremona e Lodi, con 25 contagi tra lavoratori della logistica e loro familiari. Nessuno era vaccinato. Dei contagiati, 19 sono residenti a Piacenza, 4 a Cremona e 2 a Lodi. Un altro focolaio che riguarda 9 persone è stato scoperto in Lombardia, a Meleo, sempre in provincia di Lodi. Qui, nel weekend del 26-27 giugno si è tenuto un rave party non autorizzato con 700 giovani provenienti da tutto il Nord Italia.
Altri 8 casi di Coronavirus con variante Delta sono stati trovati in Piemonte. Si tratta di 6 italiani e 2 stranieri, residenti nelle province di Biella, Cuneo, Novara e Torino. I contagiati sono risultati asintomatici o con sintomi lievi.
Poi, 3 casi di variante inglese sono stati trovati nelle Marche: in due donne straniere a Fermo e in una turista italiana a Senigallia. Sono risultati positivi anche i tamponi ai familiari della turista ma ancora non si conosce se si tratta di casi di variante Delta (è probabile trattandosi di famiglia in vacanza).
In Veneto, invece, sono stati riscontrati alcuni casi di variante Delta in alcune famiglie indiane residenti nella provincia di Treviso. Si tratta comunque di casi circoscritti e che al momento non preoccupano le autorità sanitarie locali. Si tratta di persone tornate dall’India che hanno trasmesso il virus ai loro familiari, tutti sono isolati. Al momento nella Regione è ancora prevalente la variante Alfa (inglese) del virus.
In Friuli Venezia Giulia, invece, dal sequenziamento di 96 campioni di virus, ne sono stati trovati 25 con la variante Delta. Invece, altri 35 erano della variante Alfa (inglese), che è dunque prevalente, e solo 2 della variante Gamma (brasiliana).
Sono stati trovati 5 casi di variante Delta in Abruzzo, 3 in provincia di Teramo e 2 in provincia di Chieti. Quelli del teramano sono alcuni ragazzi che avevano partecipato a una festa.
Decisamente molti di più sono i contagi da variante Delta scoperti in Campania: sono ben 83 casi e sono stati scoperti dalla Asl di Napoli Sud. Di questi, 27 casi sono stati scoperti a Torre del Greco. Un focolaio è stato scoperto in una palestra di Agerola, con una decina di casi.
Infine, altri 15 casi di variante Delta sono stati trovati in Sardegna nella provincia di Sassari. Si tratta dei casi scoperti sul set della Disney per le riprese del film la “Sirenetta“, nella zona compresa tra Trinità d’Agultu e l’Isola Rossa. Un altro caso riguarda uno straniero. Nella zona del focolaio è stato ripristinato il coprifuoco. I positivi stanno bene e si stanno negativizzando.
Se dovessero emergere nuovi focolai di variante indiana, potrebbero essere istituite zone rosse locali. Come aveva annunciato il coordinatore del CTS Franco Locatelli.
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