Vacanze in Spagna 2021: le regole per entrare

Vacanze in Spagna 2021, le regole per entrare: il Paese introduce il green pass e anticipa tutti. Le ultime notizie.

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La Spagna introduce il green pass (Aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas. Foto di Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)

Prima del certificato europeo e soprattutto di quello italiano, tanto annunciato, arriva il green pass in Spagna. Il documento permetterà ai turisti e agli stessi cittadini spagnoli di spostarsi liberamente sul territorio del Paese. Senza limitazioni né quarantene. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

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La Spagna introduce il green pass

La Spagna anticipa l’Unione Europea e introduce il green pass, il certificato verde che presto consentirà la libertà di movimento in Europa, senza dover sottostare a quarantene o tamponi per chi è stato vaccinato.

Il documento, infatti, attesta la vaccinazione completa oppure l’avvenuta guarigione da Covid-19 o in mancanza la negatività al virus. Il green pass europeo è atteso per la fine di luglio o al massimo il 1° di luglio. Il green pass italiano, invece, era stato annunciato per metà giugno ma rimangono ancora i nodi sulla sua applicazione pratica. Là dove è richiesto, come ad esempio per partecipare ai matrimoni, sarà sufficiente presentare i singoli documenti di avvenuta vaccinazione, guarigione o del test negativo al coronavirus.

Nel frattempo, alcune regioni della Spagna hanno iniziato a rilasciare il certificato verde (altro nome del green pass), in forma sia digitale che cartacea. Il mese di giugno sarà considerato come un periodo di prova di utilizzo del green pass, come ha spiegato il sottosegretario alla Salute Digitale, Alfredo González. I certificati rilasciati ai cittadini, tuttavia, sono già validi.

Accanto all’emissione di propri certificati verdi, la Spagna riconoscerà anche quelli dello stesso tipo rilasciati dagli altri Paesi membri dell’Unione Europea. Dal 7 giugno, i viaggiatori che provengono dai Paesi UE potranno entrare in Spagna con il green pass rilasciato dal loro Paese. Certificati analoghi saranno riconosciuti anche per chi proviene da un Paese terzo (pensiamo al Regno Unito).

Differenze con il green pass italiano

La differenza con l’Italia, tuttavia, sta nel requisito della vaccinazione. Il certificato verde spagnolo richiede il completamento del ciclo vaccinale e il periodo di almeno 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose, ove richiesta (il tempo necessario per l’immunizzazione). Invece, per ottenere il green pass italiano, come anticipato dalle nuove regole, sarà sufficiente anche la sola prima dose del vaccino anti-Covid ma il pass sarà valido dal quindicesimo giorno successivo alla vaccinazione.

Identico, invece, il requisito della guarigione dalla malattia che deve essere avvenuto entro i 6 mesi precedenti.

Le regole per entrare in Spagna

In dettaglio le regole che si applicano ai viaggiatori stranieri che entrano in Spagna.

I viaggiatori provenienti da aree di rischio devono presentare questi documenti:

  • certificato di vaccinazione completa contro Covid-19 (il documento deve includere: nome e cognome dell’interessato, date di somministrazione della vaccinazione, tipo di vaccino, numero di dosi, Paese che ha somministrato il vaccino, organismo che ha emesso il certificato). Saranno considerati validi i certificati di vaccinazione rilasciati dalle autorità competenti del Paese di origine a partire dal 14º giorno successivo alla data di somministrazione dell’ultima dose del vaccino (o della prima, qualora sia monodose). I vaccini ammessi sono quelli autorizzati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) o riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
  • O certificato che attesti di essersi sottoposti a un test negativo al Coronavirus, effettuato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel territorio spagnolo. I test ammessi sono quelli molecolari e antigenici (test rapidi) riconosciuti dall’Unione Europea. Il documento deve includere: nome e cognome dell’interessato, data di estrazione del campione, tipo di test realizzato, Paese che ha emesso il certificato.
  • Oppure certificato di guarigione dal COVID-19, emesso almeno 11 giorni dopo il primo test positivo e con validità di 180 giorni dalla data di estrazione del campione. Il documento deve includere: nome e cognome dell’interessato, data del test diagnostico positivo e di quello negativo, tipo di test realizzato, il Paese che ha emesso il certificato.

L’obbligo di presentare questi documenti riguarda i viaggiatori provenienti da tutti i Paesi europei, tranne per quelli in arrivo da alcune specifiche regioni, e la maggior parte dei Paesi extraeuropei. Per l’Italia, l’obbligo riguarda coloro che provengono da qualunque Regione.

Ulteriori informazioni sul portale Viaggiare Sicuri: www.viaggiaresicuri.it/country/ESP

Green pass (Foto Adobe Stock)
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