Il bed and breakfast di La Spezia accoglie solo persone che non si sono vaccinate. L’annuncio su Facebook scatena una polemica incredibile.
Siamo nel pieno della campagna vaccinale che, per altro, sta procedendo anche in modo piuttosto spedito. Un successo voluto e ottenuto dal Generale Figliuolo che ha dato il giusto passo alla distribuzione dei vaccini. Eppure non tutti sono concordi con il procedere alla vaccinazione, anzi. Esiste un bed & breakfast che con un particolare annuncio su Facebook ha fatto scatenare una vera e propria bufera mediatica. Il motivo? Questa struttura ricettiva vuole accettare solo ospiti che non siano vaccinati.
L’annuncio: “Non accogliamo persone vaccinate”
Non è uno scherzo e si tratta di un affittacamere di La Spezia che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook questo annuncio: “Questa struttura ricettiva non richiede Covid pass. E per questioni di sicurezza non dà accoglienza a persone vaccinate“. Nessuno è vaccinato nella struttura e invita chi ha ricevuto il vaccino a non prenotare.
L’annuncio però, come riporta Fanpage che ha anche uno screen completo del post, è stato poi rimosso. È rimasto però online il tempo necessario per scatenare una bufera mediatica sul web. Con migliaia di commenti e altrettante condivisioni. C’è chi ha condannato la scelta e chi invece si è schierato dalla parte dell’albergatore no-vax che è stato intervistato dal Secolo XIX e ha dichiarato che, secondo lui, il green pass è uno strumento che va a discriminare chi vuole la libertà di scegliere se vaccinarsi oppure no.
La spiegazione dei titolari del b&b di La Spezia
A detta dei proprietari, infatti, questo post non era provocatorio, ma un vero e proprio spunto di riflessione. Senza entrare nel merito di chi ha ragione e chi ha torto, una cosa è certa. I no vax, così come i complottisti che pensano che Chiara Ferragni si sia vaccinata per finta, sono un prodotto sia della società di oggi e della situazione storica che stiamo vivendo. Una realtà in cui anche le voci autorevoli di scienziati e medici possono essere messe in dubbio da un articolo postato sul web da qualsivoglia testata.