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Cielo del mese di giugno 2021: eclissi di Sole e congiunzione di Luna e Venere e solstizio d’estate.
Torna puntuale l’appuntamento con il cielo del mese. Siamo a giugno, il mese del solstizio d’estate, che quest’anno sarà il 21 giugno (non è sempre lo stesso giorno, l’anno scorso è stato il 20).
Dopo aver ammirato in cielo la Superluna del 26 maggio, il 10 giugno avremo la Luna Nuova e l’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia.
Le stelle cadenti saranno ancora poche, tuttavia, il cielo ci regalerà, oltre all’eclissi, alcune congiunzioni spettacolari alla sera tra Luna, Venere e Marte. Di seguito, tutto quello che bisogna sapere sul cielo notturno del mese di giugno 2021 e i fenomeni che ci attendono.
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Grazie alle segnalazioni dell’UAI – Unione Astrofili Italiani,, siano sempre aggiornati sul cielo del mese, i fenomeni astronomici e gli spettacoli da ammirare nel cielo notturno. Questo mese di giugno avremo un’eclissi parziale di Sole visibile dall’Italia settentrionale. Mentre per le stelle cadenti, dovremo pazientare ancora un po’, prima di ammirare quelle importanti. Gli sciami sono ancora piccoli e le lunghe ore di luce, tipiche di giugno, non agevolano l’osservazione.
Non mancheranno tuttavia gli spettacoli da ammirare nel cielo notturno, con una serie di imperdibili congiunzioni tra Luna e i pianeti nel cielo serale. Dunque in orario comodo per l’osservazione.
Il Sole si trova nella costellazione del Toro fino al 21 giugno, poi passerà in quella dei Gemelli.
La durata del giorno aumenta di 58 minuti dall’inizio del mese.
Quest’anno il solstizio d’estate è il 21 giugno, alle ore 3.32 del Tempo Universale, che corrisponde all’ora del fuso orario di Greenwich. Quando da noi saranno le 5.32 minuti, tenendo conto che siamo un’ora avanti a Greenwich e che è in vigore l’ora legale.
Il 21 giugno, dunque, sarà il giorno più lungo dell’anno. Il Sole sorgerà alle 5.37 del mattino e tramonterà alle 20.51, con una durata di 15 ore e 14 minuti.
Da non perdere il 10 giugno l’appuntamento con l’eclissi anulare parziale di Sole. Sarà visibile solo al Nord Italia. La fase parziale si potrà vedere a nord della latitudine 42.4° N sulla costa tirrenica e della 43.2° N su quella adriatica. Non sarà possibile osservarla al Centro-Sud.
Le città da cui sarà possibile osservarla:
In ogni caso, dall’Italia si vedrà solo una piccola parte di disco solare coperto dalla Luna. L’eclissi anulare di Sole, invece, si potrà osservare pienamente in Canada, Groenlandia e Russia.
Vi segnaliamo i pianeti da osservare nel cielo notturno di giugno, come e quando saranno visibili.
Mercurio: sarà inosservabile per gran parte del mese. Il pianeta, infatti, si avvicinerà al Sole, con cui sarà in congiunzione l’11 giugno. Poi, Mercurio tornerà al mattino presto, sull’orizzonte orientale, all’alba. Si potrà scorgere nel cielo alla fine del mese, quando sorgerà circa un’ora prima del Sole.
Venere: il pianeta, già tornato visibile alla sera, aumenterà progressivamente la durata della sua osservabilità nel cielo notturno. Dalla costellazione del Toro, Venere passerà a i Gemelli il 3 giugno, per poi entrare nella costellazione del Cancro il 25 giugno.
Marte: lo potremo ammirare nelle prime ore della notte, un po’ più in alto nel cielo a Ovest rispetto a Venere che gli si avvicinerà nel corso del mese. Dalla costellazione dei Gemelli, Marte entrerà in quella del cancro l’8 giugno. Invece, il 23 giugno attraverserà l’ammasso stellare Presepe M44.
Giove: ancora protagonista della seconda parte della notte, Giove si può osservare a Sud-Est nelle ore prima dell’alba. Il pianeta culmina al Sud al sorgere del Sole. Giove si sposterà con moto diretto fino al 21 giugno, poi riprenderà il moto retrogrado nella costellazione dell’Acquario.
Saturno: la sua osservabilità è simile a quella di Giove ma sorge quasi un’ora prima di quest’ultimo. Verso la fine del mese si potrà scorgere Saturno in cielo, sull’orizzonte Sud-Est, già prima di mezzanotte. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
Urano: compare in cielo a Est verso la fine della notte, alle prime luci dell’alba. Nel corso del mese anticiperà l’orario del suo sorgere. In ogni caso, per osservarlo occorre il telescopio. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: è osservabile nella seconda parte della notte, a Sud-Est nelle ore che precedono l’alba. Nettuno sorge circa un’ora più tardi rispetto a Giove, ma per poterlo osservare occorre il telescopio. Il pianeta è nella costellazione dell’Acquario, dove resterà fino all’anno 2022.
Plutone: sorge prima di Saturno, dunque è osservabile per quasi tutta la notte, ma solo con un telescopio abbastanza potente. Plutone è nella costellazione del Sagittario, dove resterà fino al 2023.
Da non perdere, questo mese, gli appuntamenti con le congiunzioni nel cielo notturno.
Luna – Venere: la sera del 12 giugno, al crepuscolo, si manifesterà una congiunzione spettacolare tra Venere, la sottile falce di Luna crescente e le due stelle più luminose della costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce.
Luna – Marte: la sera del 13 giugno, la falce di Luna sarà vicina Marte nella costellazione del Cancro.
Marte – Presepe: il 23 giugno, Marte si troverà al centro dell‘ammasso stellare del Presepe, M 44, nella costellazione del Cancro.
Luna – Giove – Saturno: nella seconda parte della notte tra il 27 e il 28 giugno, si incontreranno la Luna, Giove e Saturno, tra le costellazioni del Capricorno e dell’Acquario.
Abbiamo già accennato che il mese di giugno non sarà particolarmente generoso di stelle cadenti. Sia per le maggiori ore di luce sia per la presenza di sciami minori, deboli e poco luminosi.
L’Unione Astrofili Italiani segnala nella prima parte di giugno le omega Scorpidi (picco 3 giugno) e le chi Scorpidi (picco 5 giugno), due sciami meteorici della stessa corrente che seppure con poche e lente meteore si possono osservare grazie all’assenza della luce lunare. Si segnalano anche le tau Erculidi (picco 3 giugno), originate dalla cometa Schwassmann-Wachmann 3.
A metà mese, potranno scorgersi le meteore che provengono dalle costellazioni del Dragone e della Lira: le xi Draconidi e le Liridi. Nella notte tra il 15 e 16 giugno, grazie all’assenza della Luna, ci saranno maggiori possibilità di osservarle.
Altri sciami di metà mese sono quelli tra l’Aquila e l’Ofiuco, visibili nella seconda parte della notte. Si tratta delle correnti minori delle Aquilidi (picco 16/17 giugno), delle theta Ofiuchidi (picco 16/17 giugno), e delle lambda Sagittaridi (picco 19/20 giugno).
Infine, tra il 27 e 28 giugno faranno la loro comparsa le Bootidi. Si potranno osservare nel crepuscolo della sera, quando il radiante sarà alla massima altezza. Poi nella seconda parte della notte saranno disturbate dalla luce lunare.