Carla+Fracci+dove+%C3%A8+nata%2C+ha+vissuto+e+i+suoi+luoghi+del+cuore
viagginewscom
/2021/05/27/carla-fraccia-nata-vissuto-malattia/amp/
Carla+Fracci+dove+%C3%A8+nata%2C+ha+vissuto+e+i+suoi+luoghi+del+cuore
viagginewscom
/2021/05/27/carla-fraccia-nata-vissuto-malattia/amp/
News

Carla Fracci dove è nata, ha vissuto e i suoi luoghi del cuore

La ballerina più famosa del mondo, Carla Fracci, è morta a 84 anni. Dove era nata, quali erano stati i suoi luoghi, il matrimonio, i figli e la malattia di un etoile che ha reso orgogliosa l’Italia

Carla Fracci è morta a 84 anni. Milanese doc. Dove era nata, dove ha vissuto e i suoi luoghi del cuore

La immaginiamo volare in cielo con la stessa grazia e raffinatezza con cui ha ballato sui palcoscenici dei più grandi teatri del mondo, con quella leggerezza che l’ha resa l’etoile più famosa del mondo. E’ morta a 84 anni Carla Fracci, la ballerina più celebre e importante dell’ultimo secolo. Ha portato la danza ovunque, anche lì dove non era mai entrata, ha girato tutto il mondo restando però sempre fedele ai suoi luoghi, alla sua Italia. Ecco dove era nata Carla Fracci, dove ha vissuto e di cosa è morta.

Dove è nata Carla Fracci

Se c’è un luogo che più di tutti gli altri identifica Carla Fracci quello è la Scala di Milano. Il teatro d’Opera per eccellenza, il più famoso e il più importante. E a poca distanza da quel luogo così iconico Carla Fracci è nata ed è morta.

La ballerina è infatti nata a Milano nel 1934 da una famiglia di umili origini. E sarà proprio questo aspetto che animerà Carla a rendere la danza classica meno elitaria, a toglierla da quel piedistallo e a renderla in qualche maniera popolare.

La famiglia durante la guerra viene sfollata prima in campagna a Volongo e poi a Gazoldo degli Ippoliti, sempre in Lombardia ma vicino Mantova. Quando tornano a Milano, alla fine della guerra, dei parenti notano in Carla un particolare senso del ritmo e convincono i genitori a portare la bambina al concorso del Teatro alla Scala. Lo supera ed entra alla scuola di ballo.

Dove ha vissuto Carla Fracci e la sua vita

Con quel concorso superato nel 1946 inizia la sua carriera, sfolgorante. Nel 1958 è prima Ballerina alla Scala, poi Londra, New York, i teatri più importanti del mondo.

Nel 1964 il matrimonio a Milano con Beppe Menegatti, classe 1929, regista teatrale di Firenze diplomato all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico e che ha curato tantissimi spettacoli di Carla Fracci. Poco dopo il matrimonio arriva anche la maternità: nel 1969 nasce il figlio Francesco.

Arrivano poi alla fine degli anni ’80 le direzioni. Va a Napoli per dirigere il corpo di ballo del Teatro San Carlo, poi nel 1996 quello dell’Arena di Verona, poi dal 2000 a Roma per il corpo di ballo del Teatro dell’Opera.

Carla Fracci durante uno spettacolo

E in tutto ciò non smette di ballare e diventa anche Assessore alla Cultura del Comune di Firenze fino al 2014.

Il suo punto di riferimento è rimasto però sempre Milano ed è questo il luogo in cui tornava sempre e dove si è spenta. Negli ultimi anni ha dovuto lottare contro un tumore che il 27 maggio 2021 l’ha portata via.

Il teatro alla Scala: luogo simbolo della Fracci e di Milano

Quel concorso del 1946 lo superò perché quel ‘faccino’ piacque parecchio. I primi anni però alla Scuola del Teatro alla Scala furono tutto tranne che facili, un po’ perché Carla mal sopportava quell’ambiente così rigido, un po’ perché la consideravano svogliata. Ma l’incontro con la maestra Margot Fonteyn accenderà la miccia in Carla che non si spegnerà più.

Da quel momento la danza diventa la sua vita e il Teatro alla Scala la sua casa. E proprio al Teatro alla Scala sarà allestita la camera ardente per l’ultimo saluto alla grande etoile della danza.

L’interno del Teatro alla Scala ha una capienza di 2mila posti

Il teatro alla Scala, un monumento italiano

E il Teatro alla Scala è anche uno dei simboli di Milano, uno dei più prestigiosi teatri di opera e balletto, al mondo. Fu inaugurato nel 1778 lì dove un tempo sorgeva il Teatro Ducale che era andato distrutto in un incendio poco tempo prima. Per far posto al nuovo teatro venne demolito anche la chiesa attigua di Santa Maria alla Scala, da cui il teatro prende il nome.

Da allora i grandi nomi della musica classica passeranno per questo teatro. Qui esordì Giuseppe Verdì nel 1839, qui Vittorio Emanuele II assistette all’ opera di Donizetti subito dopo la cacciata degli austriaci, si esibirono qui Toscanini, Puccini e tutti i più grandi.

Il teatro alla Scala si trova nella piazza omonima a due passi da piazza Duomo. Ed è possibile visitarlo con delle visite guidate, che si possono prenotare anche online – sospese in questo momento per l’emergenza covid – che vi condurranno al museo della Scala, e poi nel teatro nel foyer, nei palchi reali, dietro le quinte e sul palcoscenico per provare l’emozione di trovarsi lì sopra.

Ovviamente poi si può acquistare il biglietto per assistere agli spettacoli della stagione fra opere liriche e balletti. Appuntamento irrinunciabile per i Milanesi, e non solo, è la Prima alla Scala, ossia la prima data della stagione che si tiene il 7 dicembre, Sant’Ambrogio, di ogni anno. Un’occasione di mondanità che richiama celebrità da tutto il mondo.

Teatro alla Scala, l’estero a due passi da piazza Duomo

E la bellezza del Teatro alla Scala è racchiusa in quei passi leggeri che Carla Fracci ha mosso su quel palco. A pochi chilometri da dove è nata e da dove si è spenta. Ma la sua danza continuerà a volteggiare a Milano e su ogni palco. Da stella del danza a stella del firmamento.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro