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Consigli di viaggio

Un borgo della Toscana ti paga l’affitto se ti trasferisci (anche per 2 mesi)

Santa Fiora borgo della Toscana paga l’affitto a chi vi si trasferisce per lavorare da remoto. Come funziona e cosa vedere nei dintorni

Il borgo di Santa Fiora in Toscana: affitto pagato per chi si trasferisce e lavora da remoto

Se il tuo ufficio è un pc, questo ufficio può essere ovunque. E dunque perché non partire e cambiare il panorama e la vita? Magari in un incantevole borgo della Toscana, nella Val d’Orcia, fra sapori di buon cibo, natura e il Comune che paga l’affitto della casa. Già proprio così pur di avere turismo e abitanti anche stagionali un borgo vicino Grosseto, Santa Fiora, è pronto ad offrire la locazione.

Santa Fiora, affitto pagato per chi si trasferisce e lavora da remoto

I lavoratori in smart working, i cosiddetti nomadi digitali, sono corteggiati da Paesi e Comuni a suon di tasse agevolate, visti gratuiti e quant’altro. Ci sono offerte di posti da sogno come Barbados oppure la Grecia e si aggiungono sempre nuovi paesi e piccoli borghi italiani.

D’altronde chi lavora da remoto non pesa sulle casse comunali, ma al contrario porta nuova economia. Facile dunque capire perché tutti vogliono gli smart workers.

Ora in lizza ci si mette anche il borgo di Santa Fiora, uno dei borghi più belli d’Italia, in provincia di Grosseto che è disposto a pagare il 50% dell’affitto a chi si trasferisce nel paese per un minimo di due mesi. Garantita la banda ultra larga per connettersi e poter lavorare in tranquillità.

La campagna si chiama ‘Vivi in Paese‘ e invita a trasferirsi in questo gioiellino del Monte Amiata per ‘smart work e smart life’, ovvero lavoro intelligente e vita altrettanto. Sul sito ufficiale dell’iniziativa si trovano gli immobili che è possibile affittare e diversi sono quelli che sono già stati presi.

Cosa vedere a Santa Fiora e dintorni

Santa Fiora è un gioiellino medievale sul Monte Amiata, immerso nella natura della Val d’Orcia, uno dei borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Una posizione invidiabile: su una rupe, fra i monti ed è attraversato dal fiume Fiora. Nel centro storico vi si trovano testimonianze di un glorioso passato quello delle famiglie che hanno regnato gli Aldbrandeschi e gli Sforza, il loro Palazzo, Sforza Cesarini, è oggi la sede del Comune.

Uno dei vicoli di Santa Fiora e i suoi bei palazzi

Alcune splendide chiese come la Pieve delle Santa Flora e Lucilla o la Chiesa della Madonna delle Nevi – che si trova sulla sorgente del fiume ed ha un pavimento in vetro che permette di ammirare lo scorrere del fiume – sono scelte come location di matrimoni. C’è poi il Parco del Peschiera, giardino rinascimentale voluto dagli Sforza.

A due passi dal paese si trova la Faggeta più grande d’Europa, luogo ideale per rinfrescarsi in estate e meraviglioso da vedere in autunno durante il foliage e dove divertirsi con i bambini nel park adventure. Per i bimbi, ma per tutti, c’è poi la bike park school. Le passeggiate poi si possono fare con l’e-bike attraverso i numerosi percorsi preparari dell’Ufficio del Turismo o scegliere il ritmo lento del cavallo.

Nei dintorni poi si può andare nelle splendide terme di Saturnia o al Concento della SS Trnità sul Monte Calvo.

Santa Fiora sulle pendici del Monte Amiata

A Santa Fiora si viene per rilassarsi, per godere dello spettacolo che si ha intorno, per passeggiare fra i boschi o fra i vicoli di un borgo che sembra uscito da un libro di fiabe. Ed ora anche per lavorare in smart working con l’affitto pagato dal Comune.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro