Green pass sulle app Io e Immuni? Le soluzioni al vaglio del governo. Cosa bisogna sapere.
Con l’arrivo dell’estate è corsa alla realizzazione del Green pass, europeo e italiano. Sia l’Unione Europea che l’Italia stanno mettendo a punto le modalità pratiche e tecniche di introduzione del passaporto sanitario. Cosa bisogna sapere.
Green pass sulle app Io e Immuni
Si studiano i sistemi di applicazione del certificato verde o green pass. Il ministro dell’innovazione tecnologica Colao ha spiegato che il certificato verde sarà emesso con un “QRCode che si potrà trovare dappertutto”. Il codice sarà scaricabile su smartphone attraverso una app.
Naturalmente non sostituirà il documento di identità, quindi il titolare dovrà avere con sé un documento di identità valido. Per questo chiamarlo “passaporto” vaccinale non è propriamente corretto.
Il QRCode del green pass permetterà di viaggiare e spostarsi liberamente, in Italia e in Europa, senza obblighi di quarantena, e di partecipare ai grandi eventi per i quali è richiesto. Ad esempio, dal 15 giugno quando si potranno celebrare di nuovo i ricevimenti e pranzi di matrimonio servirà il pass per le persone non conviventi degli sposi. Mentre per spostarsi in Italia al momento non è richiesto, visto che tutta Italia è in zona gialla e non ci sono limitazioni alla libertà di movimento.
Potrebbe tornare utile, invece, in caso di ripristino delle zone arancioni o rosse. In questo caso il pass sarà necessario per poter uscire dal proprio Comune o dalla propria Regione, al di fuori dei casi in cui è stato consentito finora (lavoro, salute e necessità). L’auspicio è che ciò non si verifichi, visto il buon andamento dell’epidemia in Italia, con il crollo dei contagi nelle ultime settimane e l’avanzamento della campagna vaccinale.
Secondo le previsioni del presidente del Consiglio Draghi, il nuovo pass vaccinale dovrebbe essere disponibile dalla metà di giugno. Quello europeo, invece, è atteso per fine giugno o al massimo dal 1° luglio.
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Il pass sulle app
Il Ministero dell’Innovazione Tecnologica è al lavoro sulle modalità tecniche di introduzione del nuovo certificato verde o green pass. Potrebbe essere scaricato, in formato codice QR, sulla app IO, che si ottiene registrando la propria identità digitale con il sistema SPID, oppure sulla app Immuni, quella uscita un anno fa per consentire il tracciamento dei contagi ma che non ha funzionato allo scopo.
Sull’utilizzo di queste app per smartphone, tuttavia, emergono i problemi relativi alla privacy e alla tutela dei dati personali. Soprattutto riguardo alla app Immuni che era nata garantendo l’anonimato del titolare. Nodi che dovrà sciogliere il Garante della privacy.
Il codice QR del green pass potrà essere scaricato direttamente sulla app IO con una notifica. Gli italiani che l’hanno scaricata sono al momento 11 milioni, non tanti. Inoltre, c’è il problema per i minorenni che non possono avere l’identità SPID. La soluzione potrebbe essere la carta di identità elettronica CIE, idonea ad attivare la app IO, che sarebbe dunque disponibile anche per i minori. La carta di identità elettronica, però, non è ancora così diffusa in Italia e in molti Comuno è difficile ottenerla.
Poi, c’è il problema Immuni. Come è possibile scaricare il QRCode del green pass in una app per il tracciamento che dovrebbe restare anonima? Con il certificato verde non lo sarebbe più. Una nota del ministero, appena uscita, spiega tuttavia che il green pass su Immuni funzionerà diversamente dalla app IO. Il certificato non arriverà con una notifica, come sulla app IO, ma l’utente potrà scaricarlo utilizzando una password provvisoria, da inserire subito dopo la richiesta e che cambierà ogni volta.
Sarà la Sogei, la società di informatica controllata al 100% dal Ministero dell’Economia, che gestirà il database dove confluiranno tutti i dati dei cittadini relativi ai certificati verdi per trasmetterli ai cellulari attraverso le app. Lo socità sta mettendo a punto a che un suo sito internet dove poter scaricare il green pass inserendo il codice fiscale o il numero della tessera sanitaria.
Come si ottiene il green pass
Ricordiamo che il green pass o certificato verde viene assegnato: a chi è già vaccinato, anche con una sola dose – secondo le nuove regole – ma con validità del pass dal quindicesimo giorno dalla prima somministrazione; a chi è guarito dal Covid; infine a chi è risultato negativo al test rapido o molecolare per il coronavirus Sars-Cov-2.
La durata di queste tre condizioni varia. Per chi è stato vaccinato il pass ha validità dai 15 giorni dalla prima dose fino alla seconda e poi dalla somministrazione di questa per 9 mesi. chi è guarito è coperto per 6 mesi. Mentre il tampone negativo ha una validità di 48 ore.
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