Le Regioni premono per avere più dosi di vaccino per conferire la seconda dose a chi è in vacanza, ma Figliuolo dice no e teme disguidi e qui pro quo organizzativi e comunicativi.
Molte nazioni e città per incentivare il turismo stanno lanciando in questi giorni delle campagne vaccinali anche nei luoghi di vacanza, ma il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo non sembra essere d’accordo e sostiene che chi deve ricevere la seconda dose organizzi le ferie per non saltare l’appuntamento nel luogo di residenza.
Come si legge su Il Corriere, Figliuolo sostiene che sia impensabile cambiare il piano di distribuzione delle fiale di vaccino a seconda delle nuove richieste da parte delle regioni più quotate come destinazione delle vacanze.
Si tratta di un problema logistico che potrebbe comportare la mancata registrazione della somministrazione della seconda dose del vaccino nelle località di villeggiatura. Meglio dunque che le persone che devono ricevere il richiamo del vaccino organizzino le loro ferie in modo da ricevere la seconda dose nel Comune di residenza.
Se non ci fosse la corretta comunicazione tra le banche dati regionali in merito a chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino e chi no, le conseguenze sarebbero ovviamente gravi soprattutto per la validità del pass vaccinale. Inoltre bisogna mantenere l’attuale calendario delle somministrazioni dei vaccini, soprattutto perché non ci sono fiale per tutti e la corsa all’apertura delle prenotazioni per i più giovani è ancora in bilico. Senza cambi di programma o ridistribuzioni si valuta che a oggi arriveremo a vaccinare tutti alla fine di settembre.
Insomma, pare che la campagna vaccinale per funzionare e rispettare le tempistiche consolidate debba proseguire come è stato deciso.
Chi ha quindi la seconda dose programmata per l’estate dovrebbe, secondo Figliuolo, organizzare le ferie e le partenze nell’ottica di rispettare l’appuntamento per il richiamo del vaccino nel proprio Comune di residenza e non altrove.