Per andare in Sardegna sarà ancora obbligatorio presentare il certificato vaccinale o un tampone negativo
Per muoversi in Italia, fra regioni gialle, non è necessario nulla. Né autocertificazione, né il green pass. Ci si può muovere liberamente, prendere aerei o treni senza presentare nessun tipo di certificato. Ma per andare in Sardegna non è così. Per andare in Sardegna è necessario avere il certificato vaccinale o il risultato negativo di un tampone.
La Sardegna è in zona gialla e come tale dovrebbe garantire il libero movimento da e per l’isola. Invece il Governatore Christian Solinas ha alzato il muro e chiunque sbarchi sull’isola deve avere con sé un certificato che provi la negatività al virus o il certificato di doppia vaccinazione.
D’altronde che la Sardegna scelga la via della massima prudenza non sorprende. Sia per quanto accaduto la scorsa estate sia per l’andamento delle ultime settimane in cui la regione è passata da bianca a rossa per poi lentamente ripassare in arancione e infine in giallo solo dal 17 maggio.
Inoltre a stretto giro c’è il ponte del 2 giugno e sarà una prova generale in vista dell’estate. Per fine maggio e inizio giugno sono attese in Sardegna circa 10 mila arrivi al giorno fra proprietari di seconde case, turisti francesi e tedeschi che scelgono solitamente giugno per le vacanze e turisti italiani mordi e fuggi.
Le regole per andare in Sardegna sono in vigore fino al 28 maggio. Potranno essere prorogate, ma si valuterà nei prossimi giorni.
Per entrare è necessario:
In ogni caso prima di arrivare in Sardegna bisogna registrarsi sull’App Sardegna Sicura
La Sardegna dunque applica una sorta di Green Pass, delle regole per entrare nell’isola per evitare il rischio di nuovi focolai. Una necessità dettata anche da una campagna vaccinale che procede a passo molto lento nella regione.