Indice dei contenuti
Cose da non fare in Messico, è pericoloso? Ecco dove non andare
Prima di addentrarci nel pieno dell’argomento, c’è da fare un appunto: il Messico è un Paese molto grande e non tutto il Messico è pericoloso, basta sapere dove non andare. Le zone principalmente turistiche sono infatti meno rischiose e raramente un turista ha dichiarato di non sentirsi protetto o comunque in pericolo.
L’afflusso di turisti aumenta di anno in anno e in molti si chiedono dove andare e quali zone evitare in questo Paese. Ciò non toglie che negli ultimi anni il Messico è diventato più pericoloso e c’è stato un aumento delle violenze. Le aggressioni sono aumentate a causa di un’evoluzione dei cartelli criminali messicani e, al tempo stesso, un’inefficace reazione politica dello stato.
Il Messico è un Paese che molto spesso viene additato come pericoloso, le statistiche riportano, infatti, il Messico ai primi posti fra gli stati più pericolosi del mondo. Ma è veramente così?
Questo Paese è molto vasto da un punto di vista geografico, basti pensare che è dieci volte più grande dell’Italia. Sostanzialmente, se ci si limita a visitare le zone per turisti non si avrà alcun problema con i criminali del posto. Quando si è in un altro stato, però, si deve conoscere sommariamente il luogo che si visita. Di seguito potrete scoprire cosa non fare in Messico e un piccolo accenno al perché il Messico viene spesso etichettato come pericoloso.
Forse vi potrebbe interessare>>> cose da non fare in Thailandia
Tutti i turisti che visitano il Messico dedicano parte della loro vacanza alla Capitale. Città del Messico è un città meravigliosa che grazie alle sue innumerevoli attrazioni turistiche riesce ad affascinare anche il turista più esigente. I consigli da mettere in pratica per la Capitale sono pochi e seguono la logica del buon senso.
In questa città è meglio evitare i luoghi molto affollati come metropolitane, fermate degli autobus, stazioni e mercati. In questo genere di luoghi le rapine e i furti sono all’ordine del giorno.
Evitate i quartieri di Tepito, Ecapetec e Naucalpan. Nelle ore notturne passeggiare per il centro storico potrebbe non risultare una buona idea.
In questa città le manifestazioni avvengono ogni giorno. Quando vedete gruppi di assembramenti, fate dietrofront e cambiate immediatamente strada.
Mai e poi mai mettere piede ne il Guerriero, un stato situato nella parte sud-occidentale del Messico. Il Guerriero è una zona visitata dai turisti, ma piena zeppa di criminali. Acapulco e Chilpancingo sono località di mare meravigliose che però è sempre consigliato non visitare.
In questa area del Messico potrete essere vittime di scontri di violenza e anche di “sequestri virtuali”. Il sequestro virtuale, detta in breve, è un tipo di sequestro che sta avvenendo di recente. Il carnefice gioca sulla paura della vittima. In genere sono carcerati che dicono ad amici di spiarvi e dopo poche ore vi chiamano fingendosi poliziotti. Il carcerato in questione vi chiama, quindi, con un telefono craccato e vi dice che è un poliziotto, che siete in pericolo di vita e che dovete immediatamente cambiare albergo. Una volta cambiato albergo il tono del “poliziotto” cambia e, dicendovi fatti molto personali della vostra vita privata (scoperti tramite gli amici), vi ricatta e vi minaccia di morte. In genere chiede un riscatto di venti mila euro e subito smette di infastidirvi.
Questi criminali poco raccomandabili giocano sul fatto che le persone credono che il Messico sia un posto pericoloso. Ad aiutare i criminali è il terrore scatenato dai cartelli che assassinarono e appesero i corpi delle vittime sui viadotti delle autostrade qualche anno fa.
Una delle penisole più tranquille e piene di turisti è quella dello Yucatan. Anche in questa zona è consigliabile tenere sempre gli occhi aperti perché i furti e le rapine sono sempre all’ordine del giorno. Per quanto vi è possibile, evitate le zone costiere isolate perché negli ultimi anni sempre più turisti sono rimasti coinvolti in episodi tragici, alcuni sono stati violentemente assassinati. Il consiglio è quello di viaggiare sempre in compagnia e in gruppo, di non isolarsi e di prestare sempre la massima attenzione a tutto ciò che vi circonda.
Da decenni il Messico è un Paese che fa da tramite nel traffico illegale di droga. Il Messico, grazie alla posizione strategica fra Sudamerica e Stati Uniti, ha un ruolo cruciale nel commercio di droga. Fino a qualche anno fa, i cosiddetti “cartelli”, ovvero i principali gruppi criminali, erano conosciuti in tutto il mondo per narcotrafficanti come El Chapo e la loro attività era principalmente legata al traffico di droga. Il governo messicano, all’epoca, tentò di smantellarli catturando i maggiori esponenti criminali che facevano a capo dei gruppi. Il governo pensava che così facendo i gruppi si sarebbero sciolti o quantomeno indeboliti.
Quello che ne derivò però non fu un indebolimento o il crollo dei cartelli, ma una frammentazione dei gruppetti che negli anni sono diventati sempre più aggressivi e violenti. All’inizio i cartelli si interessavano solo al traffico di droga, dopo la frammentazione, i criminali messicani hanno iniziato ad interessarsi anche di altri tipi di crimini: sequestri di persona, prostituzione, estorsione e traffico di esseri umani.