I nuovi colori Regioni: lunedì 17 maggio tutta Italia in giallo con un’eccezione. Tutto quello che bisogna sapere.
Migliorano i dati dell’epidemia di Covid in Italia e aumentano le Regioni che diventano gialle, ovvero collocate nell’area di rischio di più bassa e con maggiori aperture.
A seguito della presentazione dei dati del monitoraggio settimanale del contagi, da parte della Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, cambiano i colori delle Regioni italiane. In meglio. Infatti, quasi tutta Italia sarà gialla da lunedì 17 maggio prossimo.
Tornano in giallo Sardegna e Sicilia, che erano ancora in arancione nell’ultima settimana. L’unica eccezione è data dalla Valle d’Aosta che resterà ancora in arancione. Tutte le altre Regioni restano in giallo. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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Colori Regioni: lunedì 17 maggio tutta Italia in giallo con un’eccezione
Le buone notizie sul fronte dell’epidemia di coronavirus in Italia consentono maggiori riaperture e il passaggio a zone più basse di rischio di nuove Regioni. Questo significa maggiori riaperture e libertà di movimento. A fine aprile, infatti, con il decreto riaperture è tornata la zona gialla e la mobilità tra zone di questo colore, dunque ci si può spostare tra Regioni diverse, purché gialle.
Mentre per quelle di colore arancione e rosse (che ora non ci sono in Italia) occorre sempre la giustificazione dei motivi di lavoro, salute e necessità oppure il certificato verde che attesti vaccinazione completa, avvenuta guarigione o tampone negativo al virus entro le 48 ore. Un problema che, per fortuna, ora non si pone perché praticamente tutta Italia è in giallo.
Se la scorsa settimana c’erano ancora tre Regioni in arancione, da lunedì 17 maggio ne resterà solo una: la Valle d’Aosta, passata dalla zona rossa a quella arancione lunedì 10 maggio e dunque ancora con il periodo di due settimane da terminare.
Grazie al miglioramento dei dati sull’epidemia, invece, Sardegna e Sicilia diventeranno gialle. Potranno così riaprire bar e ristoranti, musei, cinema e teatri. La Sardegna viene da un periodo controverso in cui è tornata in zona arancione e poi rossa dopo tre settimane in zona bianca a marzo. Unica Regione d’Italia ad essere entrata in questa area con il rischio più basso. I dati, comunque, sono incoraggianti in tutta Italia.
Nel frattempo, il nostro Paese introduce il Green pass per i turisti stranieri dal 16 maggio, per permettere loro di spostarsi liberamente sul territorio nazionale, e dalla stessa data elimina l’obbligo di quarantena di 5 giorni per chi arriva dai Paesi europei e da Israele. Rimane però ancora il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00. Probabilmente sarà rivisto la settimana prossima, spostando l’orario di inizio ma senza abolirlo ancora, almeno non a maggio.
Per agevolare il turismo è corsa alle vaccinazioni sulle isole. In questi giorni i medici della Marina Militare sono sbarcati alle Isole Eolie per vaccinare la popolazione. Mentre l‘isola di Procida è già Covid free, la prima in Italia, già da fine aprile.
I dati dell’epidemia
Continua a scendere la curva dei contagi da Covid-19 sebbene molto lentamente. Il dato positivo che viene da monitoraggio settimanale dei casi è il calo dell’indice Rt che scende a 0,86 da 0,89 della scorsa settimana. Dopo che era cresciuto per due settimana consecutive, anche se di poco. Questa è una notizia molto buona, visto che già c’erano stati dei timori su un possibile ritorno di alcune Regioni in zona arancione a causa di questo indice, che comunque non è l’unico parametro che viene valutato per il cambio di colore.
In continua discesa anche l’incidenza settimanale dei contagi che passa a 96 casi su 100mila abitanti dai 123 della settimana scorsa. L’incidenza da zona bianca è di 50 casi ogni 100mila abitanti. Tre regioni hanno un’incidenza sotto questo numero: Friuli Venezia Giulia, Molise a ancora Sardegna. Al momento, però, è ancora presto per le zone bianche.
Per effetto della vaccinazione degli anziani, scende l’età media dei contagiati “da 41 a 40 anni“, ha riferito il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro.
Gli ultimi bollettini giornalieri, con i dati forniti dalle Regioni, riportano un continuo calo dei ricoveri in ospedale, sia in area medica che in terapia intensiva. Nelle terapie intensive i pazienti in tutta Italia sono meno di 1.900, mentre negli altri reparti d’ospedale sono poco più di 13mila. In tutta Italia i positivi al Covid in isolamento domiciliare sono meno di 325mila.
Sono dati estremamente incoraggianti a cui hanno contribuito in modo decisivo le vaccinazioni, sempre più diffuse tra la popolazione e con un numero elevato di anziani vaccinati.
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