Coronavirus, l’Australia blinda le frontiere: niente viaggi internazionali ancora per lungo tempo.
Mentre l’Europa e molti altri Paesi del mondo si preparano a riaprire le frontiere per accogliere i turisti internazionali, grazie all’avanzamento della campagna vaccinale e all’introduzione del green pass, l’Australia va in direzione opposta e blinda i suoi confini.
I viaggi internazionali saranno fermi fino al 2022 inoltrato. Una notizia shock per molti turisti che desideravano viaggiare in Australia, ma anche per gli stessi australiani. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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La notizia è stata data dal ministro delle Finanze australiano Simon Birmingham che nei giorni scorsi ha dichiarato alla stampa che molto probabilmente le frontiere del Paese molto probabilmente non riapriranno all’inizio del nuovo anno. Le ragioni stanno nelle incertezze sull’andamento della campagna vaccinale e sulla capacità dei vaccini di contrastare le varianti del Coronavirus, nonché sulla durata dell’immunità.
Il ministro, come riporta Lonely Planet, ha ribadito che i confini resteranno ancora chiusi, perché “Gli australiani non vogliono che riapriamo le frontiere con il pericolo che il Covid entri nel Paese e rischiando di conseguenza la perdita di vite, danni economici e la perdita di posti di lavoro in Australia”.
Per l’industria dei viaggi australiana è comunque un duro colpo. La compagnia aerea Qantas aveva annunciato che avrebbe ripreso i voli internazionali alla fine del prossimo ottobre, all’inizio dell’estate australiana. L’annuncio del governo sulla chiusura dei confini obbligherà la compagnia a rimborsare i biglietti già venduti.
Lo scorso 19 aprile, era stata lanciata la “bolla” tra Australia e Nuova Zelanda per voli senza obbligo di quarantena. Una soluzione resa possibile grazie all’azzeramento dei contagi nei due Paesi. Questo ha permesso i ricongiungimenti familiari tra i due Paesi, oltre che ai viaggi per turismo. A inizio maggio, comunque, i voli erano stati sospesi per 48 ore,a causa di due casi di Covid scoperti a Sydney. Una strategia adottata ogni volta che in un Paese o nell’altro vengano scoperti anche pochi contagi.
In ogni caso, proprio la bolla tra Australia e Nuova Zelanda aveva fatto ben sperare su un’apertura ai viaggi internazionali nel prossimo futuro. Ora, invece, è tutto rimandato e si parla addirittura della metà del 2022.
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Le rigide restrizioni ai viaggi in Australia sono tuttavia contestate da alcuni epidemiologi che sostengono che il blocco dei viaggi fino a metà 2022 è una scelta politica priva di basi scientifiche.
Robert Booy, professore di pediatria, vaccinologia, epidemiologia e malattie infettive all’Università di Sydney, afferma che alcuni Paesi del Sud del Pacifico e dell’Asia orientale hanno dimostrato di avere rigorose procedure di controllo dell’infezione e che l’Australia potrebbe aprire i confini a questi Paesi. Come riporta il Guardian. Tra questi Paesi c’è il Vietnam, che ha fatto un grande lavoro, secondo Booy. Non aprire i confini a questi Paesi sarebbe discriminatorio.
Al momento per entrare in Australia sono previste regole rigidissime. Solo in alcuni limitati casi sono ammessi gli ingressi dall’estero, esclusa la Nuova Zelanda grazie alla bolla, e in ogni caso è previsto l’obbligo di tampone PCR con esito negativo, entro le 72 ore dall’arrivo, e l’obbligo di quarantena di 14 giorni in alcune strutture indicate dalle autorità australiane, Covid hotel. Tampone e isolamento sono obbligatori anche per chi è stato vaccinato.
In Australia la chiusura dei confini internazionali è stata prorogata lo scorso marzo fino al prossimo 17 giugno, per ora. Il blocco ai viaggi vale sia in entrata che in uscita dal Paese e si applica non solo ai viaggiatori e agli stranieri residenti permanenti, ma anche ai cittadini australiani. Per maggiori informazioni, la scheda del Paese su Viaggiare Sicuri: www.viaggiaresicuri.it/country/AUS