Bandiere Blu 2021: le località premiate in Italia e le new entry. Ecco il mare più bello d’Italia. Tutto quello che bisogna sapere.
Torna puntuale l’appuntamento con le Bandiere Blu, il riconoscimento internazionale che premia le località balneari europee, e non solo, la pulizia delle acque del mare e per la qualità dei servizi. Siamo all’edizione numero 35 dell’assegnazione del vessillo sempre più ambito dalle località turistiche marittime e lacustri.
La Bandiera Blu viene assegnata dalla ong danese Fee, Foundation for Environmental Education, sulla base di 32 criteri specifici. Sono premiati i comuni balneari e gli approdi turistici che hanno il mare più bello e pulito, ma non solo, sono molto importanti anche i servizi per i turisti, dall’accessibilità alle spiagge alla tutela dell’ambiente e sostenibilità ambientale.
Scopriamo le località italiane premiate con le Bandiere Blu 2021.
Anche quest’anno l’Italia fa incetta di Bandiere Blu e vede salire il numero di spiagge e località premiate. I Comuni che ottengono l’ambita Bandiera Blu passano dai 195 del 2020 ai 201 quest’anno. Salgono così anche le spiagge da 407 del 2020 alle 416 di quest’anno (uno stesso Comune può avere più lidi premiati). Un ottimo risultato per l’Italia che ha il 10% delle spiagge con Bandiera Blu a livello mondiale.
La Regione d’Italia più premiata si conferma ancora una volta la Liguria, con 32 località che confermano le Bandiere dello scorso anno, al secondo posto sale la Campania, che conferma 19 bandiere (una ne perde e una ne guadagna), che scalza via la Toscana che retrocede al terzo con 17 località premiate, perdendo 3 bandiere rispetto allo scorso anno. Al terzo posto c’è anche la Puglia che sale a 17 bandiere, con tre nuove premiate e un’uscita.
Le Marche confermano il quarto posto ma guadagnano una bandiera e salgono a 16. Segue la Calabria a 15, al quinto posto, con due nuove località premiate e una che perde il vessillo. Poi la Sardegna, sesta, con 14 bandiere. Grande ascesa dell’Abruzzo che passa da 10 a 13 località premiate, con tre nuovi ingressi. Poi, all’ottavo posto il Lazio con 11 bandiere, di cui due nuove entrate. In nona posizione il Trentino Alto Adige conferma 10 bandiere, lo raggiunge la Sicilia con 10 grazie a una nuova entrata. Poi, sono confermate le 9 bandiere del Veneto, le 7 dell’Emilia Romagna, le 5 della Basilicata e le 2 del Friuli Venezia Giulia. Anche Molise e Lombardia confermano la loro bandiera. Il Piemonte, che aveva 4 bandiere blu per i laghi, rimane a 2.
Ecco le nuove Bandiere Blu del 2021.
Purtroppo, perdono la Bandiera Blu quest’anno: Rocca Imperiale in Calabria; Ispani in Campania; Castro in Puglia; Arona e Cannobio in Piemonte; Teulada in Sardegna; Monte Argentario, Montignoso e Pietrasanta in Toscana.
I nuovi approdi che conquistano la Bandiera sono sei e fanno salire il numero totale dei premiati a 81, rispetto ai 75 del 2020.
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale alla qualità del mare e dei servizi delle località balneari, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente. Viene assegnato annualmente dalla ong FEE – Foundation for Environmental Education in 49 Paesi, all’inizio solo europei, più recentemente anche extra-europei. La Bandiera Blu riceve il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile.
Per ottenere la Bandiera Blu non è sufficiente avere il mare pulito, ma è necessario che una località balneare offra ai turisti un sistema di servizi completo, riassunto in 32 criteri che la giuria nazionale valuta in modo sempre più dettagliato. I 32 criteri prevedono: la qualità delle acque e la pulizia delle spiagge, in primo luogo, poi le politiche di salvaguardia ambientale, come la raccolta differenziata dei rifiuti e la diffusione di piste ciclabili, le aree verdi, la presenza di aree pedonali, i servizi alle spiagge, inclusa l’accessibilità, e l’arredo urbano.
Tra i parametri valutati, ci sono anche le iniziative promosse dalle amministrazioni locali per una migliore vivibilità nel periodo estivo e la valorizzazione delle aree naturalistiche presenti sul territorio. Ogni anno questi criteri sono aggiornati per incentivare i Comuni ad impegnarsi nel migliorare la gestione del territorio e la tutela dell’ambiente.
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