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Consigli di viaggio

Spostamenti fra regioni: tamponi obbligatori e certificati, cosa serve

Le regole per gli spostamenti fra regioni.  Cosa serve per viaggiare in Italia: tamponi obbligatori, green pass e certificato vaccinale

Cosa serve per viaggiare in Italia: tampone obbligatorio, pass o certificato.

Con le riaperture, la bella stagione in arrivo e gli spostamenti finalmente possibili, gli italiani sono pronti ad andare in vacanza. Ma proprio dopo aver preparato la valigia e con un piede fuori di casa arriva il dubbio: ma per viaggiare in Italia il tampone è obbligatorio? Oppure serve un certificato? E l’autocertificazione?

Le regole per gli spostamenti nel nostro Paese sono disciplinati dal Decreto Riaperture, ma condizionati da quello che nel frattempo succede dal punto di vista epidemiologico e dalla decisioni del Governo su indicazioni del Cts. Insomma, ci sono alcune regole per viaggiare in Italia a cui bisogna attenersi.

Cosa serve per viaggiare in Italia: tampone  e pass

I documenti necessari per viaggiare in Italia dipendono dalla natura del viaggio, dalla regione di provenienza e dalla meta. Ovvero se ci si sposta per vacanza o per esigenze lavorative o familiare e se si va, o si parte, da una regione gialla, arancione o rossa.

  • Se lo spostamento è dettato da esigenze di lavoro, urgenze familiari o sanitarie è sufficiente un’autocertificazione anche se ci si reca in una regione rossa o arancione. Non è obbligatorio il tampone, né il certificato vaccinale. La natura urgente del viaggio bypassa questi documenti.
  • Se invece il motivo dello spostamento in Italia è turismo e la regione da cui si parte o in cui si è diretti è di colore rosso o arancione è necessario avere il certificato verde.

    Questo significa produrre o il certificato vaccinale (l’attestazione dell’avvenuta e completa vaccinazione); o il certificato medico di guarigione dal covid e di numero sufficiente di anticorpi per essere considerato immune; o presentare il risultato negativo di tampone molecolare o antigenico da effettuare entro le 48 ore precedenti al viaggio.

    Se ci si sposta fra regioni gialle non è necessario avere con sé nessun tipo di certificazione, né è obbligatorio il tampone.

Le regole per viaggiare in Italia: chi deve fare il tampone

Tampone obbligatorio per i rientri in Italia

Il tampone obbligatorio è previsto per chi rientra in Italia dall’estero. Si prevede anche per i viaggi in Europa il Green Pass che funzionerà come quello per muoversi nel nostro Paese e che dovrebbe andare a regime a metà giugno. Per il momento chi rientra in Italia dall’estero deve presentare un test molecolare o antigenico negativo.

Poi a seconda della provenienza deve sottostare ad un regime di quarantena di durata differente ed eventualmente presente un altro tampone molecolare o antigenico.

Niente tamponi in albergo

Il mese scorso in seguito ad alcune dichiarazioni del Ministro del Turismo Garavaglia sulla possibile gestione in sicurezza dei turisti si era paventata l’ipotesi test rapidi prima di alloggiare in un hotel o in qualsiasi altra struttura ricettiva.

Ipotesi però ben presto accantonata per un sistema diverso che prevede test o certificati solo se si proviene (o si è diretti) in una regione rossa o arancione. Dunque nessun tampone obbligatorio per andare in albergo.

Dunque per spostarsi in Italia il tampone è una delle possibilità che permette il via libera fra regioni di diverso colore, è invece obbligatorio per chi torna in Italia da un Paese estero.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro