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Il WWF approda nell’Amazzonia Colombiana e trova oltre 180 delfini di acqua dolce

Expedition Guaviare 2021, censiti oltre 180 delfini di acqua dolce: ora si studiano i livelli di mercurio

La spedizione WWF Guaviare

Dalla natura arrivano spesso notizie preoccupanti di come il nostro pianeta sia sempre più maltrattato e sfruttato all’inverosimile. Spesso abbiamo parlato delle rischio dell’estinzione di tante specie animali e quindi dell’annullamento della biodiversità che caratterizza il nostro pianeta e che lo rende così speciale. Ma oggi per fortuna dal WWF arriva una buona notizia: durante una spedizione scientifica nell’ Amazzonia colombiana, in una zona che per anni è stata interdetta e non è stato possibile studiare a causa dei conflitti armati, si sono scoperti moltissimi delfini e tantissime varietà di piante e di altre specie animali che vivevano liberamente in questa zona.

Il WWF torna a studiare il Guaviare in Colombia

Siamo lungo il fiume Guaviare, uno dei principali affluenti del Orinoco. In questa spedizione  circa 20 ricercatori per 10 giorni hanno tentato, con successo, di studiare la caratterizzazione biologica di questa sezione particolare del fiume che per anni era stato impossibile raggiungere proprio per via dei conflitti armati.

Durante la spedizione si sono riusciti a osservare 188 delfini del Rio delle Amazzoni, 74 specie diverse di pesci, 200 specie di piante molto particolari e tantissime altre specie di animali e di macroinvertebrati d’acqua dolce.

L’importanza della spedizione

Uno degli scienziati a capo della spedizione e responsabile dello studio delle acque dolci del WWF Colombia, ha spiegato che è importante e continuare questa tipologia di ricerche perché vanno ad ampliare proprio il parterre di nozioni che si hanno in determinate aree. Ma non solo, scoprendo nuove informazioni si riesce a preservare meglio l’ambiente e studiare meglio l’ecosistema di questa regione.

Per anni, come abbiamo specificato, è stato impossibile entrare in questa specifica area geografica a causa dei problemi di sicurezza, ma ora si potrà anche riuscire a studiare meglio quale impatto ha l’attività mineraria che si trova nei dintorni di questo fiume. La speranza, ovviamente, è quella che non ci siano danni ambientali irreparabili.

Perché questa è una zona a rischio?

In questa zona la situazione geopolitica è molto particolare perché proprio qui si pratica l’estrazione illegale dell’oro tramite l’uso del mercurio. Ora si stanno analizzando proprio i campioni di tessuto prelevati dagli animali incontrati in questa spedizione, per capire se i livelli di mercurio al loro interno sono elevati oppure ancora nella norma. E quindi capire, di riflesso, come questo metallo possa influire sulla comunità e su tutti gli ecosistemi locali.

Fonte Immagini Camilodiazphotography___wwf_colombia_

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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