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Cose da non fare ad Istanbul: usanze e regole da non sottovalutare.
Istanbul è una città meravigliosa e con un’importante storia alle spalle. Conosciuta come Costantinopoli e Bisanzio è stata la capitale di numerosi imperi del passato.
Visitare Istanbul sarà un’esperienza magica ed irripetibile, ma non dimenticate che prima di avventurarvi è meglio conoscere la cultura e le usanze del popolo della città che andrete a visitare. Ecco dunque la lista delle cose da non fare ad Istanbul.
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La sua importanza da un punto di vista storico l’ha resa e la rende tuttora una delle città più visitate del mondo. Istanbul vi sorprenderà con il suo carattere moderno e al tempo stesso tradizionale. Qui, elementi moderni fanno da contorno alla tradizione turca.
In genere siamo abituati a salire sul taxi senza contrattare il prezzo, ma in questa città non funziona così. Concertate sempre il prezzo prima di partire perché molto spesso i taxisti giocano sporco e senza avere un tassametro vi chiedono cifre imbarazzanti per tratte brevissime.
Passeggiando lungo il porto, in molti vi proporranno un gioco per vincere soldi o premi di vario genere. Il giochetto consiste nel sparare e colpire con una pistola ad aria compressa dei palloncini legati in mezzo all’acqua. E’ sostanzialmente impossibile, non date spago a questi furboni, perdereste un sacco di soldi.
Non provate a fare gli spavaldi. Pagate sempre il biglietto per i mezzi e obliteratelo. In ogni fermata, vi è una specie di vigile che ha il compito di controllare i biglietti e vi aspetta impaziente con manette e manganello. Se non volete trascorrere parte della vacanza in una cella, evitate di fare i furbi per pochi spiccioli.
Sembra scontato, ma non lo è. I cittadini principali di Istanbul sono i gatti, in ogni angolo troverete piccoli musetti pelosi che vi guardano e talvolta si avvicinano. Non li disturbate, gli istanbulioti sono molto affezionati ai loro amici a 4 zampe, soprattutto i pescatori che ci passano la maggior parte del tempo.
Istanbul è conosciuta come la città delle contrattazioni. Tutti vogliono contrattare e spendere poco. Al Gran Bazar era tradizione fino a poco tempo fa. Oggi è in vigore un decreto legge per cui i prezzi che vedete esposti dai commercianti sono quelli che sono e non si possono avere sconti. Contrattare su merce molto costosa è sempre stata una tradizione in Turchia, ma contrattare su un prodotto che costa una decina di euro, non solo oggi è illegale, ma i turchi lo reputano di cattivo gusto.
Istanbul è Paese laico, ma che rispetta tutte le religioni. Vi ritroverete a visitare molte moschee nel vostro periodo di permanenza. Rispettate sempre le tradizioni, come in chiesa, è bene essere rispettosi e coprirsi, qui le donne dovranno coprirsi anche il capo, portate sempre con voi una sciarpetta o un foulard.
Non rifiutate mai il tè, in turco cay. I turchi adorano il tè e lo bevono caldissimo e più volte nel corso della giornata. Non rifiutate mai il cay perché un turco lo vedrebbe come una grande offesa. Potreste addirittura farvi dei nemici.
Potrete anche essere calabresi doc da 7 generazioni, ma non si vince con un turco. Evitate di fare scommesse con un turco su chi mangia più cibo piccante e/o peperoncini.
Non fate mai confronti e non dite che la cucina turca è simile o uguale a quella greca. Primo, risultereste agli occhi di un turco dei grandi maleducati, secondo, sappiate che fra greci e turchi c’è una grande rivalità, dire che sono uguali, non li fa sentire sereni.
Anche qui, non sfidate la sorte e fumate solo sostanze legali e mai droghe di nessun genere, non è tollerato dalle forze dell’ordine. Vi potreste cacciare in un grande guaio. Prima di scegliere un locale, controllate le recensioni su tripadvisor, è sempre bene andare in posti recensiti bene.