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Covid: le date per le riaperture, torna la zona gialla a maggio

Covid: le date per le riaperture, torna la zona gialla a maggio. Le linee guida proposte dalle Regioni. Cosa bisogna sapere.

Linee guida per le riaperture (Ristorante a Roma. Foto di Antonio Masiello/Getty Images)

Mentre l’epidemia di Covid-19 in Italia migliora, con la curva dei contagi in flessione, seppure molto lentamente, Governo e Regioni pianificano le riaperture. C’è grande stanchezza nella popolazione dopo un anno di restrizioni, anche se con chiusure intermittenti, e soprattutto le categorie economiche limitate dai provvedimenti restrittivi non ce la fanno più.

In una situazione ancora preoccupante per contagi e alto numero dei morti, sarà necessario trovare un modo per riaprire in sicurezza, permettendo a gestori di bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri e altri locali pubblici di poter tornare a lavorare e alo stesso tempo ridare libertà ai cittadini. Con l’avanzamento della campagna vaccinale e l’arrivo del caldo, nonostante le condizioni meteo ancora invernali, si potrà uscire di più e stando all’aperto le possibilità di contagio dovrebbero esser ridotte.

Nel frattempo, le Regioni italiane hanno proposto al Governo nuove regole per la gestione in sicurezza delle riaperture, con delle linee guida da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico. Sono uscite anche le possibili date sulle riaperture. Ecco cosa bisogna sapere.

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Emergenza Covid: le date per le riaperture e le linee guida delle Regioni

Le riaperture di bar, ristoranti e locali pubblici sono al centro delle discussioni tra Governo e Regioni degli ultimi giorni. Avvicinandoci all’estate, con l’avanzamento della campagna vaccinale e il calo dei contagi, seppure ancora lento, ci sono maggiori possibilità di riaprire attività commerciali chiuse o limitate da mesi.

Dovrebbero essere allentate le misure su coprifuoco e limitazioni agli spostamenti tra le Regioni, che sono in vigore da novembre 2020. Sebbene la mobilità regionale abbia avuto una breve parentesi di libertà poco prima di Natale.

Nel frattempo, le Regioni hanno avanzato le loro proposte per le riaperture, anche nelle zone rosse, con nuove linee guida sulle regole di sicurezza che dovranno essere valutate dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Governo.

Nella riunione di questa mattina della cabina di regia del Governo sulle riaperture, sono state discusse le possibilità di apertura delle attività anche sulla base dei nuovi dati sui contagi.

Ricordiamo anche che il 30 aprile scadrà l’ultimo decreto legge del Governo sulle misure restrittive di contenimento dell’epidemia. Dopo questa data dovrebbero essere programmate le graduali riaperture, ma c’è chi preme per anticiparle già la prossima settimana nelle Regioni con migliore andamento dei contagi e dati da zona gialla (che comunque rimane sospesa fino a fine mese).

Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma secondo le indiscrezioni uscite al termine della riunione di questa mattina, è stata fissata una data per le riaperture già al 26 aprile. Da questo giorno dovrebbero riaprire bar e ristoranti, anche alla sera ma con tavoli all’aperto, e tutte le scuole dovrebbero fare lezione in presenza, tranne che nelle zone rosse.

Comunque, l’obiettivo è di portare le tutte scuole in presenza al 100% il 3 maggio, anche in zona rossa. Fino alla fine di aprile, infatti, continueranno ad applicarsi le limitazioni alle lezioni in presenza previste dal decreto attualmente in vigore (scuole d’infanzia, elementari e prima media in presenza ovunque, seconda e terza media in presenza fino alle zone arancioni poi in dad in quelle rosse, superiori in presenza al 50% nelle zone arancioni e in dad al 100% in quelle rosse).

Le riaperture anticipate prima della fine del mese saranno possibili se i dati lo consentiranno e i luoghi dove saranno applicate sarà in vigore una zona color giallo rafforzato.

Roma, piazza San Pietro ai tempi della pandemia di Covid (Adobe Stock)

Riaperture a maggio

Nel mese di maggio, oltre alla riapertura delle scuole al 100%, tornerà la zona gialla e sono previste ulteriori riaperture e allentamenti alle restrizioni. È prevista la riapertura generale dei bar, forse con chiusura anticipata alle 16.00. Riapriranno anche i ristoranti a pranzo. Dovrebbero riaprire anche cinema e teatri.

Il 17 maggio potrebbe essere una nuova data per altre concessioni: con la fine del divieto di spostamento tra le Regioni, il coprifuoco posticipato alle 24.00 e la possibilità per bar e ristoranti di aprire anche alla sera ma con tavoli all’aperto. Lo anticipa Repubblica.

Una ripresa su più ampia scala di tutte le attività dovrebbe avvenire nell’ulteriore scadenza del 7 giugno, con la riapertura di palestre e piscine. Queste ultime, tuttavia, potrebbero riaprire già a maggio purché svolgano le loro attività all’aperto o tengano corsi individuali. Il 7 giugno, inoltre, è la data in cui si concluderà l’anno scolastico in molte regioni.

Non è stata prevista ancora una data per la riapertura di discoteche e sale da ballo.

Aggiornamento dalla conferenza stampa

Durante la conferenza stampa del pomeriggio del 16 aprile, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha precisato le novità sui prossimi provvedimenti. La zona gialla sarà reintrodotta già dal 26 aprile, dunque prima della scadenza del decreto in vigore, che la aveva abolita fino al 30 aprile.

Nelle Regioni in zona gialla dal 26 aprile riapriranno i ristoranti a pranzo e anche a cena, ma in quest’ultimo caso solo con tavoli all’aperto.

“Il governo con questa decisione ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento”, ha spiegato Draghi.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha poi comunicato il calendario delle riaperture. Oltre a quelle del 26 aprile, dal 15 maggio riapriranno le piscine all’apertodal 1° giugno riapriranno alcune attività delle palestre e dal 1° luglio le attività fieristiche.

Le linee guida e le proposte delle Regioni

Le linee guida delle Regioni per riaprire in sicurezza prevedono una distanza di due metri all’interno di palestre, ristoranti, cinema e teatri. Mentre nei bar la consumazione al banco sarebbe consentita solo fino alle 14.00. Applicando i protocolli di sicurezza, i ristoranti dovrebbero aprire sia a pranzo che a cena.

Nei bar si propone di tornare all’uso delle carte da gioco, osservando norme di sicurezza come l’uso della mascherina protettiva, l’igienizzazione delle mani e delle superfici da gioco e la distanza di almeno un metro tra i giocatori.

Inoltre, anche per le persone vaccinate varrà l’obbligo di indossare la mascherina nei bar, ristoranti, cinema e teatri.

Sì alla riapertura delle palestre, con la distanza di due metri tra persone che svolgono attività fisica, ma con limitazioni all’uso degli attrezzi, per garantire il distanziamento, e il mantenimento del divieto per gli sport da contatto

Per l’ingresso nei cinema e nei luoghi dove di svolgono spettacoli dal vivo, come i teatri. Le linee guida prevedono il mantenimento dei protocolli dei mesi scorsi su ingressi contingentati, distanziamento e uso della mascherina. La novità è l’introduzione del tampone negativo effettuato entro 48 ore dall’ingresso oppure il completamento della vaccinazione. Il distanziamento all’interno dei locali dovrà essere di almeno un metro tra persone che indossano la mascherina e due metri tra quelle che non la indossano.

Le Regioni, inoltre, chiedono al governo di agevolare in via sperimentale le attività che si possono svolgere all’aperto, con la possibilità di riaperture anticipate. Le Regioni comunque suggeriscono una riapertura graduale, per permettere la ripresa delle attività in sicurezza. La proposta è quella di un “passaggio transitorio“, come ha spiegato Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, al programma Radio Anch’io su Rai Radiouno.

(Piazza Duomo a Milano. Foto di MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba