Covid e colori Regioni: quasi tutta Italia in arancione, Sardegna in rosso insieme ad altre tre Regioni. Tutte le informazioni.
A seguito del monitoraggio settimanale dei contagi sull’epidemia di Covid-19 in Italia, sono stati annunciati i nuovi colori delle Regioni, assegnati in base all’incidenza dei contagi e al livello di rischio.
Dopo settimane in cui più di mezza Italia era in zona rossa, ora le Regioni in questo colore diminuiscono drasticamente per passare in arancione. Solo tre Regioni rimangono in rosso dalla scorsa settimana: Campania, Puglia e Valle d’Aosta. Clamorosamente, la Sardegna passa in zona rossa, dopo essere stata bianca per tre settimane a marzo, prima Regione d’Italia. La Sardegna era già passata in arancione lo scorso 22 marzo, direttamente dalla zona bianca, perché dal 15 marzo al 6 aprile il governo aveva abolito le zone gialle, in prossimità della Pasqua, mentre il weekend pasquale è stato rosso in tutta Italia.
Poi, con il nuovo decreto legge 1 aprile 2021 n. 44, la zona gialla è stata abolita in tutta Italia fino al 30 aprile. Fino alla fine del mese rimane in vigore anche il divieto di spostamento tra Regioni e Province autonome diverse.
Poi da martedì 6 aprile le Regioni rosse sono diminuite, grazie al miglioramento dell’incidenza dei contagi e dell’indice Rt, sceso sotto 1. Ora un ulteriore miglioramento dei dati epidemiologici ha consentito ulteriori allentamenti delle misure restrittive, a partire da lunedì prossimo 12 aprile. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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Sarà un’Italia sempre meno in rosso e più in arancione quella della mappa a colori delle Regioni a seconda del rischio epidemiologico e dei parametri fissati dalla Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità. Dal monitoraggio settimanale dei contagi i numeri dell’epidemia di Covid-19 in Italia registrano un lieve miglioramento, ma con situazioni ancora critiche in diverse Regioni.
Nel frattempo, l’indice Rt medio nazionale è sceso a 0,92 da 0,98 della settimana scorsa. Mentre l’incidenza settimanale dei contagi è passata a 185 per 100mila abitanti (la scorsa settimana era di 232 per 100mila). Rimane critica la situazione negli ospedali, con l’occupazione delle aree mediche a livello nazionale sopra la soglia critica, al 44%, e quella delle terapie intensive al 41%.
Comunque, il miglioramento dei dati su indice Rt e incidenza dei contagi porterà diverse regioni dalla zona rossa a quella arancione. Mentre solo tre di quelle già rosse rimarranno in questa area di rischio. A queste, come abbiamo detto, si aggiungerà la Sardegna con un indice Rt medio a 1,54, ben sopra l’1,25 che porta automaticamente in zona rossa.
Le Regioni che da lunedì 12 aprile passeranno dalla zona rossa a quella arancione sono: Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana.
In Toscana rimangono alcune zone rosse locali: le province di Firenze e Prato, i Comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, che sono parte della provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Val d’Elsa, in provincia di Siena.
Restano in zona rossa: la Campania per indice Rt superiore a 1,25 la scorsa settimana, la Puglia per l’incidenza di 257 contagi per 100mila abitanti e la Valle d’Aosta per 415 contagi per 100mila abitanti.
Passa in zona rossa la Sardegna, a causa di una impennata nei contagi che, come abbiamo detto, ha portato l’indice Rt medio regionale a 1,54. L’incidenza dei contagi in regione è invece di 123 casi per 100mila abitanti, nell’ultima settimana. Niente a che vedere con i dati di un mese fa quando la Sardegna passò in zona bianca.
Erano già in zona arancione e rimangono tali: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento.
In totale, le Regioni e Province autonome arancioni, tra vecchie e nuove, saranno 17 mentre quelle rosse 4. I colori cambieranno lunedì 12 aprile, data di entrata in vigore delle ordinanze del ministro della Salute.
Ricordiamo che in zona rossa, contrariamente al weekend di Pasqua per il quale era stata introdotta una deroga, non sono consentite visite ad abitazioni private. Mentre in quella arancione sono consentite le visite una sola volta al giorno, a familiari o amici, da parte di un massimo di due persone adulte che possono portare con sé figli minori di 14 anni e persone disabili non autosufficienti.
Inoltre, è stata prorogata fino al 30 aprile la quarantena di 5 giorni per chi rientra dai Paesi europei.
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