Covid, Regioni: i nuovi colori da lunedì 29 marzo. Le nuove ordinanze del ministro della Salute.
A seguito dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia sull’epidemia di coronavirus in Italia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanza che assegnano i colori alle Regioni in base alla diffusione dei contagi e al livello di rischio.
Come abbiamo già anticipato, alcune delle nuove ordinanze entreranno in vigore martedì 30 marzo. Perché la loro durata è di quindi giorni e le precedenti erano entrate in vigore il 15 marzo. Le altre, invece, già da lunedì 29 marzo.
Non ci saranno grandi cambiamenti sulla mappa d’Italia a colori. In base ai nuovi provvedimenti tre regioni passeranno alla zona rossa, mentre una grande regione tornerà in arancione. Ricordiamo che da lunedì 15 marzo e fino al 6 aprile è stata temporaneamente abolita la zona gialla in tutta Italia, in base alle disposizioni del decreto legge 13 marzo 2021 n.30. Dunque, tutte le Regioni che avevano i numeri di questa zona sono automaticamente passate in arancione. Anche la Sardegna che dallo scorso 22 marzo ha perso la zona bianca ed è entrata direttamente in arancione.
Nel nuovo decreto a cui sta lavorando il governo, tuttavia, si prevede l’abolizione della zona gialla fino al 30 aprile. Il che significa che fino alla fine del mese prossimo saranno chiusi in tutta Italia i bar e i ristoranti e resterà in vigore il divieto di spostamento tra Regioni e Province autonome diverse. Il provvedimento, inizialmente prorogato fino al 27 marzo, è stato automaticamente esteso dall’introduzione della zona arancione per tutte le Regioni non rosse a partire dal 15 marzo. Per il periodo successivo a Pasqua, dopo il 6 aprile, saranno applicate le norme del prossimo decreto. Ecco cosa bisogna sapere dei nuovi provvedimenti.
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Covid, Regioni: i nuovi colori da lunedì 29 marzo
Si registra un lieve miglioramento dei dati dell’epidemia di Covid in Italia, con un rallentamento nella crescita dei contagi e soprattutto il calo dell’indice di trasmissibilità Rt che da 1,16 della scorsa settimana, e della precedente, scende a 1,08. Una soglia ancora elevata, ma almeno un segnale positivo. Rimane invece ancora critica la situazione degli ospedali in molte Regioni. Pertanto, la mappa dell’Italia con i colori delle Regioni secondo le aree di rischio non subirà grandi cambiamenti.
Delle nove Regioni e una Provincia autonoma già in zona rossa, solo una passerà a quella arancione. Tutte le altre resteranno ancora in rosso per altre due settimane, fino al 13 aprile. Mentre tre Regioni che erano in zona arancione si coloreranno di rosso. Di seguito i cambi.
Dalla zona rossa a quella arancione: Lazio. La Regione non era mai stata in zona rossa dall’introduzione del sistema dei colori nell’autunno 2020. Era stata in arancione, a fasi alterne, ma mai in rosso. Poi, era entrata per la prima volta in questo regime di restrizioni più severe lo scorso 15 marzo. Ora, dopo quindici giorni e grazie a un miglioramento dei dati il Lazio può tornare in arancione, con la riapertura delle scuole. In questo caso il cambio di colore sarà martedì 30 marzo.
Passano dalla zona arancione a quella rossa: Calabria, Toscana e Valle d’Aosta. Toscana e Calabria erano state in bilico nelle scorse settimane. Questa volta la crescita dei contagi non ha evitato il passaggio a un’area di rischio superiore. Il cambio entrerà in vigore lunedì 29 marzo.
Le Regioni che restano in zona rossa sono: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. Tutte le altre Regioni sono in zona arancione, Sardegna inclusa, che aveva perso la zona bianca la settimana scorsa.
Questi saranno i colori delle Regioni per pochi giorni della prossima settimana, dal 30 marzo al 2 aprile. Perché, poi, nel weekend di Pasqua, da sabato 3 a lunedì 5 aprile, tutta Italia sarà zona rossa. Una misura decisa per evitare gite, spostamenti e assembramenti pericolosi nei giorni di festa. Con la possibilità, tuttavia, di fare visita a parenti e amici in abitazioni private, secondo le stesse regole già applicate lo scorso Natale (visita da parte di un massimo di due persone adulte, con possibilità di portare minori di 14 anni e persone disabili non autosufficienti, a una casa abitata da altre persone). Le visite saranno consentite nel numero massimo di una al giorno ed entro l’orario del coprifuoco.
Ricordiamo che gli spostamenti tra le Regioni sono vietati, se non per lavoro, salute e necessità, è sempre possibile raggiungere le seconde case, anche nelle zone rosse.
Inoltre, sebbene con regole molto particolari e purché muniti di valido biglietto, si può viaggiare all’estero verso Paesi europei. Può farlo anche chi abita in zona rossa. Bisogna fare attenzione, tuttavia, alle regole e ricordarsi che al ritorno dal viaggio all’estero potrebbe essere richiesto un periodo di isolamento fiduciario.
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