Enoteche: torna il servizio di vendita al dettaglio dopo le ore 18. Lo stabilisce il nuovo Dpcm Draghi.
Ingiustamente penalizzate dall’ultimo Dpcm Conte che aveva introdotto il divieto di asporto per le bevande dopo le ore 18.00, le enoteche possono tornare alla vendita al dettaglio dopo questo orario.
Il divieto era stato introdotto per evitare assembramenti fuori dai bar, in orario da aperitivo. Nei mesi scorsi, infatti, le persone si radunavano davanti ai locali anche dopo l’orario di chiusura delle 18.00 per bar e ristoranti in zona gialla. Compravano da bere e lo consumavano all’esterno dei locali, anche se non si potrebbe consumare fuori dai bar e nemmeno nelle vicinanze quando fanno solo servizio di asporto. Un divieto che è in vigore da mesi.
Per contrastare pericolosi assembramenti davanti ai locali in orario serale, quello da movida, il governo Conte aveva pensato di introdurre dalle ore 18.00 il divieto di asporto (ovvero persone che vanno a ritirare cibo e bevande per portarseli a casa). In un primo momento il divieto era stato pensato per tutti i locali e servizi di ristorazione e bar. I ristoranti e le pizzerie, però, sarebbero stati troppo penalizzati così il divieto è stato introdotto solo per le attività che vendono bevande senza cucina. Nella norma, tuttavia, oltre ai bar e ai pub sono finite anche le enoteche, rivendite al dettaglio di vini, birre e altri alcolici. Sono negozi, piuttosto che strutture di ricezione/ristorazione.
Ora il nuovo Dpcm Draghi ha eliminato il divieto per questa categoria. Ecco cosa bisogna sapere.
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Niente più divieto di “asporto” ma sarebbe più corretto di dire di vendita al dettaglio dopo le ore 18.00 per le enoteche. Questi esercizi commerciali, infatti, erano finiti nel divieto introdotto per bar e pub senza servizio di cucina, introdotto dal Dpcm Conte di gennaio.
Ora, il nuovo Dpcm Draghi, che entrerà in vigore il sabato 6 marzo, ha “eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto“. Come si legge sul sito web del Governo. Si tratta appunto delle enoteche e non dei bar.
La nuova norma è contenuta nell’articolo 27 del Decreto, “Attività dei servizi di ristorazione“, che precisa: “Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00”. Questo codice che indica i “bar e altri servizi simili senza cucina”.
Sono dunque escluse le enoteche che hanno codice Ateco 47.25.
Andrea Terraneo, presidente dell’Associazione delle enoteche Italiana Vinarius, ha commentato molto positivamente questa decisione: “Con la massima soddisfazione e legittimo orgoglio accogliamo la soppressione, nel primo Dpcm del governo Draghi, dell’iniqua disposizione che obbligava gli enotecari Italiani a non poter vendere al dettaglio le bottiglie di vino dopo le ore 18.”
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