Emergenza Covid, la Francia mette Nizza in lockdown con controlli alle frontiere. La situazione dei contagi è preoccupante.
Come in alcune zone d’Italia, anche la Francia deve fare i conti con l’esplosione di focolai locali di Covid-19, molto probabilmente a causa delle nuove varianti del virus più contagiose.
La situazione che preoccupa è quella delle città lungo la Costa Azzurra, dove i contagi sono molto elevati e gli ospedali in difficoltà. Particolarmente colpita da questa nuova ondata epidemica è la città di Nizza, per la quale le autorità hanno disposto il lockdown e i controlli al confine con l’Italia. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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Mentre gli Stati europei provano ad accelerare con la campagna vaccinale, messa a rischio dai nuovi annunciati tagli alle forniture dei vaccini, la pandemia di Covid-19 non si ferma, con nuovi focolai particolarmente virulenti, alimentati dalle più contagiose varianti del virus. È una vera e propria corsa contro il tempo. Mentre la popolazione è sempre più insofferente alle restrizioni e ai divieti, che tuttavia sono al momento le uniche misure che abbiamo per contenere la diffusione del coronavirus.
In Italia sono state istituite diverse zone rosse locali, al Centro, al Nord e al Sud. Intere province sono state chiuse e si è tornati anche a chiudere nuovamente tutte le scuole. Il focolaio che al momento preoccupa di più è quello in provincia di Brescia.
Anche gli altri Paesi europei, tuttavia, non se la passano meglio. In Francia sta suscitando grande apprensione la situazione della Costa Azzurra, dove Nizza è stata letteralmente travolta dalla nuova ondata di contagi, tanto che il sindaco della città, Christian Estrosi, parla di “situazione catastrofica“.
I contagi a Nizza sono il triplo di quelli della Francia, con un tasso di incidenza che supera i 700 casi positivi su 100mila abitanti, mentre la media nazionale è di 190 su 100mila. Gli ospedali della Costa Azzurra sono saturi e i pazienti vengono trasferiti in quelli di altre regioni.
Per contenere l’epidemia le autorità francesi, locali e nazionali, hanno pensato di istituire un lockdown locale mirato, che diventa totale il sabato e la domenica. Sono stati introdotti nuovi limiti agli assembramenti e ai centri commerciali. Soprattutto sono stati rafforzati i controlli alla frontiera via terra con l’Italia a Mentone. Nel “rispetto della reciprocità delle misure”, ha assicurato il prefetto.
Il lockdown locale è stato introdotto per i comuni della Costa Azzurra da Théoule-sur-Mer a Mentone, quindi lungo tutta la riviera, incluse Cannes e Antibes. Il provvedimento sarà in vigore per due weekend, 15 giorni complessivi. È stata disposta la chiusura di tutti i supermercati o centri commerciali di oltre 5.000 metri quadrati, esclusi gli alimentari e le farmacie. Negli aeroporti, potrà essere chiesto ai passeggeri stranieri di sottoporsi a un tampone molecolare. I voli da controllare, tuttavia, saranno scelti “a caso”.
Una situazione, quella di Nizza e della Costa Azzurra che preoccupa la vicina Liguria. Tanto che il presidente della regione, Giovanni Toti, avrebbe chiesto a sua volta l’introduzione di controlli mirati a Ventimiglia, al confine con la Francia.
Quella di Nizza non è l’unica zona della Francia con l’epidemia fuori controllo. Sono tre nel complesso le zone in crisi, le altre due sono il dipartimento della Mosella, al confine con la Germania, e la città di Dunkerque, nel Nord del Paese. Qui però non sono state introdotte, ancora, misure drastiche, perché gli ospedali e le terapie intensive non sono in stress come a Nizza.
Per il complicarsi della situazione epidemiologica nel dipartimento della Mosella, le autorità sanitarie francese hanno introdotto l’obbligo di tampone negativo. Tutti coloro che entreranno nella Mosella dalla Germania dovranno presentare il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato entro 72 ore. L’obbligo entrerà in vigore da lunedì 1° marzo.
La deroga all’obbligo di tampone negativo sarà “limitata alle sole attività professionali”, hanno fatto sapere le autorità governative. Il certificato di tampone negativo sarà richiesto anche ai lavoratori transfrontalieri che “si spostano per motivi diversi da quelli professionali “.
Il tampone negativo effettuato entro 72 ore per entrare in Francia era già obbligatoriamente richiesto per tutti coloro che arrivano da un Paese dell’Unione Europea, con l’eccezione dei lavoratori transfrontalieri.
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