Stop agli spostamenti tra regioni fino al 27 marzo, divieto di visite in zona rossa. Le novità dal Cdm.
Si è concluso il primo Consiglio dei Ministri operativo con la guida del neo presidente Mario Draghi, convocato per questa mattina, lunedì 22 febbraio.
Come era stato anticipato ieri, e stando a quanto si apprende da fonti governative citate da Ansa, il divieto agli spostamenti tra regioni è stato prorogato a fine marzo: sarà non più il 25 ma il 27 marzo la data di scadenza.
La novità importante è che saranno vietate le visite a parenti e amici in zona rossa. Mentre per le zone arancioni e gialle rimarrà valida la regola introdotta a Natale che consente la visita a un massimo di due persone, più i figli minori sotto i 14 anni e le persone con disabilità che non possono essere lasciate a casa da sole.
Le nuove misure sono adottate con decreto legge – necessario per regolare la libertà di movimento – che andrà a sostituire quello di gennaio di Conte.
Le nuove limitazioni sono necessarie per contenere i contagi da coronavirus che in gran parte d’Italia sono in aumento per effetto delle nuova varianti, inglese, brasiliana e sudafricana. Le zone più colpite sono al Centro Sud Italia, dove le regioni hanno istituito delle zone rosse e arancioni locali.
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Come era stato anticipato negli ultimi giorni, il divieto di spostamento tra le regioni italiane, già prorogato dal governo Conte uscente al 25 febbraio, è stato ulteriormente prorogato anche dal nuovo governo Draghi. La data di scadenza è stata spostata al 27 marzo. Dunque avremo un altro mese abbondante di divieto di andare da una regione all’altra, ma anche da una provincia autonoma all’altra, senza giustificazione. Le uniche eccezioni, come sempre, sono i motivi di lavoro, studio, salute e altri casi eccezionali.
Il divieto sarà fino al 27 marzo, che è il sabato che precede la Domenica delle Palme. Pasqua, infatti, sarà il 4 aprile, la domenica successiva. Nei programmi del governo, dunque, ci sarebbe l’intenzione di prorogare il divieto per poter riaprire a Pasqua. Molti dipenderà anche dalla campagna vaccinale, che il governo vuole accelerare. Dai prossimi provvedimenti, inoltre, vedremo se e fino a quando sarà prorogato il coprifuoco.
La novità più importante che arriva dal Consiglio dei Ministri, tuttavia, è l’introduzione del divieto di visita alle abitazioni private nelle zone rosse. Anche con il limite delle due persone, una sola volta al giorno, che era stato introdotto dal governo Conte per il periodo natalizio. Nei giorni delle vacanze di Natale e Capodanno, infatti, sebbene tutta Italia fosse zona rossa si poteva fare visita a parenti e amici, una sola volta al giorno, nel numero massimo di due persone adulte, con l’eccezione dei minori di 14 anni e delle persone con disabilità che non potevano essere lasciate da sole. Questa regola era stata estesa anche per il periodo successivo e si è applicata finora a tutte le regioni, a prescindere dal colore corrispondente alla zona di rischio.
Ora, il governo Draghi ha mantenuto questa regola per le regioni gialle e arancioni, mentre ha vietato le visite private, anche con limiti, nelle zone rosse.
Pertanto, dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto legge, solo nelle zone gialle e arancioni sarà consentita la visita nelle abitazioni private a familiari e amici, una sola volta al giorno, da parte di un massimo di due persone sopra i 14 anni di età, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità a loro affidate. Le visite rimangono consentite dalle 5 del mattino alle 22 di sera, entro l’orario del coprifuoco. Resta da vedere se e fino a quando verrà prorogato il coprifuoco.
Al momento in Italia non ci sono regioni rosse, ma zone rosse locali istituite dalle singole regioni nei comuni o nelle province con contagi elevati. Sono rosse: l’intera provincia di Perugia e alcuni comuni della provincia di Terni in Umbra, le province di Chieti e di Pescara in Abruzzo, alcuni comuni della Lombardia, del basso Molise e altri ancora nel Lazio. La provincia autonoma di Bolzano è in lockdown fino al 28 febbraio. Da ultimo, anche alcuni territori di Piemonte e Sardegna sono entrati in zona rossa.
Invece, nelle Marche, confermata regione gialla lo scorso weekend, diversi comuni della provincia di Ancona entreranno in zona arancione da martedì 23 febbraio. Rimane, inoltre, il divieto di entrata e uscita dalla provincia di Ancona, senza giustificato motivo. Introdotto lo scorso 17 febbraio e prorogato fino a sabato 27 febbraio.
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