La città di Rimini ha deciso di candidarsi come Capitale Italiana della Cultura 2024.
Il riconoscimento di Capitale per la Cultura è molto importante. Ogni città che lo riceve, anno dopo anno, ottiene sempre un’ampia visibilità e quindi anche un boom di turisti. Proprio per questo motivo si stanno muovendo i primi passi per ufficializzare la candidatura di Rimini per diventare Capitale della Cultura Italiana 2024.
Un progetto è stato presentato e si punta soprattutto sulla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico di Rimini. A questo si affianca la volontà di trasformare in Patrimonio Unesco il Tempio Malatestiano della città. Ovviamente la strada per diventare Capitale della Cultura 2024 è ancora lunga e, come si legge su Hotelmag, dovrà essere identificato anche un Comitato Promotore che andrà ad analizzare i punti di forza del progetto per Rimini. Il tutto confrontandosi anche con le esperienze di Parma che ottenne questo riconoscimento nel 2021 e con Ravenna, finalista nel 2019. Dopo quest’analisi si andrà a mettere a punto un programma ricco di progetti e iniziative per il 2024.
L’assessore alla Cultura, Marco Felicori ha spiegato la Regione Emilia Romagna ovviamente appoggerà questa candidatura e sosterrà in tutto e per tutto il lavoro del Sindaco di Rimini, Andrea Ganssi. Proprio il primo cittadino ha ribadito che Rimini, con questa candidatura, non vuole ottenere un “compiacimento”, ma dimostrare che si tratta di una città che ha delle sane e normali ambizioni di rilievo culturale.
Sul sito dei Beni Culturali possiamo vedere quali sono tutte le altre Capitali della Cultura: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018. Parma è la Capitale italiana della cultura 2020, prorogata al 2021 come disposto dal Dl Rilancio 19 maggio 2020, n.34. Ottenere questo riconoscimento, nato nel 2014, significa non solo ricevere un milione di euro per il rilancio della città, ma anche incoraggiare e valorizzare le capacità progettuali delle città. Scopo è quello di dare sempre più rilievo alla cultura come leva per l’integrazione, la crescita, l’innovazione e lo sviluppo economico.
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