Si muovono i primi passi per rendere il Parco dell’Annunziata una nuova Oasi del WWF.
Cercare di creare sempre più aree naturali protette, che sia in terra o in mare, è fondamentale per la salvaguardia del nostro Pianeta e della sua biodiversità. Ecco perché il lavoro del WWF di creazione di nuove oasi è così importante! Non possiamo non gioire dunque del fatto che c’è stato un primo incontro operativo tra l’Amministrazione Comunale di Orsogna e IAAP, Istituto Abruzzese per le Aree Protette, con lo scopo di mettere nero su bianco le linee guida per rilanciare il Parco Territoriale Attrezzato dall’Annunziata.
Il Parco dell’Annunziata fa parte dello IAAP
Questa area protetta dell’Abruzzo entra così nel “team” del WWF locale e nel network dello IAAP. Si tratta di un grande risultato perché l’area è molto ampia: si parla di 150 ettari di terreno che comprendono diversi habitat e, di conseguenza, diverse specie di flora e di fauna. Da quelli fluviali a quelli forestali, passando per zone tipicamente mediterranee. In questo parco c’è una biodiversità che andava tutelata nel migliore dei modi e finalmente sarà possibile farlo con tutti gli strumenti del caso.
L’importanza di tutelare la biodiversità
Ernesto Salerni, Sindaco di Orsogna ha dichiarato che rientra tra gli obiettivi dell’Amministrazione c’è proprio la valorizzazione del Parco dell’Annunziata e del riconoscimento come Riserva Regionale e Oasi WWF. “Abbiamo ereditato un Parco da promuovere e valorizzare […] un elemento di una nuova economia che si fa forza della bellezza, della natura e degli elementi legati alle attività agricole ecosostenibili e legate all’Agricoltura Biodinamica”.
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Gli step successivi, atti proprio alla valorizzazione e alla protezione di questo territorio sono svariati. Sicuramente c’è la volontà di promuovere l’area a livello turistico con il Cammino della Pace, ma anche di dare il giusto “riparo” a tutte le specie vegetali e animali che qui abitano. Come ha dichiarato Filomena Ricci, delegato regionale del WWF, è importante tutelare le aree protette della zona per sperimentare le pratiche di gestione e convivenza con la fauna selvatica, ma anche per instillare nella mente dei più giovani l’importanza della sensibilizzazione legata alla cultura ambientale.
(Fonte WWF)