L’isola di Montecristo riapre alle visite guidate. Quando e come visitarla.
Ottime notizie per tutti gli appassionati di natura e storia. Riapre alle visite del pubblico l’isola di Montecristo, nell’Arcipelago Toscano. Le visite rimangono rigorosamente a numero chiuso e partiranno intorno alla metà di marzo. Le prenotazioni sono già aperte.
Piccola isola rocciosa che sorge nel centro del Mar Tirreno tra le coste della Corsica e quelle della Toscana, Montecristo è assurta a fama mondiale grazie allo straordinario romanzo di Alexandre Dumas (padre) “Il Conte di Montecristo“, con numerosi adattamenti cinematografici.
Montecristo è un’isola montuosa con una superficie di poco più di 10 km quadrati. Si è formata a seguito del sollevamento sottomarino di magma vulcanico e la sua roccia è composta da granito con cristalli di ortoclasio. La parte più alta dell’isola è chiamata Monte della Fortezza e si trova a 645 metri sul livello del mare. Montecristo fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Si trova a ovest dell’Isola del Giglio, a sud dell’Isola d’Elba e di Pianosa e ad est dello Scoglio d’Affrica, chiamato anche Africhella e Formica di Montecristo, un piccolo scoglio affiorante dall’acqua sul quale sorge un faro.
Dal punto di vista amministrativo appartiene al Comune di Portoferraio sull’Isola d’Elba, dunque alla provincia di Livorno.
Dal prossimo mese di marzo sarà possibile tornare di nuovo sull’affascinante isola di Montecristo, nell’Arcipelago Toscano. Le visite guidate sono state programmate anche per il 2021, sempre in numero limitato e a numero chiuso.
Sono previste fino a un massimo di 25 date, da marzo a settembre, prenotatili online già dal 28 gennaio sul sito web ufficiale del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: prenotazioni.islepark.it/montecristo
Le visite guidate all’isola si terranno il sabato e la domenica. La prima uscita è programmata per sabato 13 marzo. Mentre l’ultima sarà il 25 settembre, sempre di sabato.
Le escursioni all’isola di Montecristo partono dal porto di Piombino Marittima con scalo a Porto Azzurro, sull’Isola d’Elba. Per le visite del 18 giugno e del 10 settembre sono previste partenze da Porto Santo Stefano, con scalo all’Isola del Giglio.
La novità di quest’anno sono le visite del 18 e 25 settembre che prevedono una permanenza più lunga sull’isola, con rientro alle 19.30.
Per ogni visita guidata è prevista la partecipazione massima di 75 persone. Nell’anno sarà un totale di 1875 persone.
Sono previste, poi, prenotazioni agevolate per i residenti delle isole dell’Arcipelago Toscano, che hanno 100 posti a loro riservati. La prelazione scade il 28 febbraio 2021.
Sull’isola di Montecristo non è consentito l’accesso ai minori di 12 anni. Dunque non potete portare con voi i bambini. Inoltre, è vietata la balneazione nelle acque dell’isola e non è consentito prelevare alcuna specie vegetale o animale né materiale di interesse geologico.
Le visite guidate a Montecristo sono organizzate dall’Ente Parco nazionale Arcipelago Toscano, con il supporto operativo del reparto carabinieri biodiversità di Follonica (Grosseto).
Montecristo è Riserva Integrale Naturale Statale del Parco dell’Arcipelago Toscano, istituita nel 1971 per tutelarne il ricco patrimonio naturale. È gestita dall’Ente Parco e dal Corpo forestale passato sotto l’Arma dei Carabinieri. Due agenti vivono sull’isola alternandosi ogni due settimane.
L’isola ha rocce a picco sul mare, più o meno scoscese, che formano splendide cale e calette, nelle quali purtroppo non si può fare il bagno. Come abbiamo accennato, infatti, a Montecristo c’è il divieto di balneazione, insieme a quello di navigazione e pesca entro un chilometro dalla costa. Queste restrizioni sono state introdotte per proteggere la ricchissima biodiversità dell’isola, dove vivono numerose specie protette vegetali e animali.
Gli animali più importanti presenti sull’isola sono la capra selvatica, Capra aegagrus, chiamata anche Capra di Montecristo, con 250 esemplari a rischio estinzione, la Berta Minore, un raro uccello marino che nidifica quasi esclusivamente a Montecristo, e la Vipera meridionale.
Nell’antichità, l’isola era stata chiamata Oglasa, toponimo preromano. Nel Medioevo le venne dato il nome di Montecristo per via della presenza dei monaci, fin dal V secolo d.C., che qui costruirono un monastero intitolato a San Mamiliano, vescovo di Palermo che si ritirò sull’isola fino alla morte, avvenuta nel 460 d.C. Il monastero, oggi un rudere, si trova a 320 metri di altitudine, sopra Cala Maestra. Sull’isola di Montecristo Mamiliano visse all’interno di una grotta, a 234 metri, chiamata Grotta di San Mamiliano e situata alla pendici del Monte Fortezza.
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Oggi sull’isola si trovano i resti del monastero e della struttura in muratura edificata dentro e fuori la grotta. Mentre in cima al Monte Fortezza svettano i ruderi della Fortezza di Montecristo, costruita dalla Repubblica di Pisa nella prima metà del XIII secolo e poi ricostruita nella seconda metà del XV secolo da Iacopo III Appiani. La fortificazione si è deteriorata velocemente per via dell’abbandono dell’isola, che si spopolò a causa delle frequenti incursioni di pirati, e dell’esposizione agli agenti atmosferici. Dal punto dove un tempo sorgeva la fortezza si può ammirare una veduta panoramica a 360 gradi su Montecristo e sul mare che la circonda.
Gli altri edifici di Montecristo sono la Villa Reale e il Museo di Storia Naturale. Sono presenti anche alcuni sparuti ruderi di quella che era la chiesa di Santa Maria, nei pressi dell’omonima cala, risalente al XII secolo e i resti di un mulino idraulico vicino alla Grotta di Mamiliano. Sull’isola si trova anche un orto botanico.
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