I vicini di casa chiamano la polizia perché molestati dagli schiamazzi di un uomo. Gli agenti vengono bersagliati da un lancio di oggetti.
Una chiamata alla polizia per segnalare un caso di disturbo della quiete pubblica è culminato in un vero e proprio scontro fisico con gli agenti. Tutta colpa di un esagitato che teneva la musica a volume altissimo, accompagnando a tutto ciò anche degli schiamazzi. Alcuni vicini di casa di questo individuo hanno quindi avvertito le forze dell’ordine. Dopo avere ammonito il personaggio in questione a contribuire ad abbassare la quantità di decibel emessi, i poliziotti erano sul punto di andare via.
Leggi anche –> Negazionista Covid, scopre di essere positivo e muore il giorno dopo
Giusto qualche secondo prima di montare sulle auto di servizio però i rappresentanti dell’ordine si sono visti piovere di tutto sulle loro teste. Il maniaco infatti stava lanciando degli oggetti dal balcone di casa, con l’intenzione di fare male del gli agenti. Il fatto è successo a Palermo, in una zona che sorge a breve distanza dal tribunale del capoluogo della Sicilia. In tutto ciò lo scalmanato stava anche discutendo animatamente con la sua compagna. La vicenda risale a sabato 23 gennaio 2021, nel corso della notte.
Leggi anche –> Ragazzo ucciso, voleva sventare una rapina: era una promessa del calcio
Alla fine il responsabile degli schiamazzi notturni è finito addirittura in manette. Sono diversi i reati rivolti nei suoi confronti. Si va da resistenza a pubblico ufficiale a minacce e violenze contro gli stessi esponenti delle forze dell’ordine. Poi ci sono anche disturbo della quiete pubblica e maltrattamenti in famiglia.
Se vuoi seguire tutte le notizie scelte dalla nostra redazione in tempo reale CLICCA QUI
Leggi anche –> TikTok, influencer 48enne siciliana denunciata per istigazione al suicidio
La coppia ha anche un figlio di 14 anni e per arrestare l’uomo si è reso necessario doverlo immobilizzare. Una volta portato in Questura non c’è stato comunque l’ingresso in carcere ma solo un obbligo di firma quotidiano fino al processo per direttissima. Anche la sua compagna, una 22enne, matrigna dell’adolescente, ha ricevuto una denuncia per aggressione ai poliziotti.