Johan Lundgren, CEO di easyJet ha rilasciato un’intervista all’Evening Standard in cui ha dichiarato che, a suo parere, non torneremo a volare in tranquillità come una volta fino al 2023.
La voglia di ripartire e di volare è tanta, lo sottolinea anche l’amministratore delegato di easyJet, ma le perplessità sul quando potremo tornare a viaggiare come una volta sono tante. “Ora non ci sono certezze – ha dichiarato alla giornalista – Credo che dovremo aspettare fino al 2023 per tornare a volare come in passato”.
In questi giorni inoltre il settore dei viaggi sta subendo un ulteriore duro colpo con le nuove, ma necessarie, misure di sicurezza per chi arriva da paesi a rischio. Si parla di una quarantena obbligatoria quando si arriva a destinazione e al ritorno, cosa che, ovviamente va a disincentivare le prenotazioni per una vacanza all’estero.
Come fare a ripartire?
easyJet ha subito un duro colpo nel 2020. Le perdite economiche sono state ingenti e si è persino optato per una riduzione del 20% degli stipendi tra i dirigenti per cercare di non chiudere e di garantire i rimborsi ai passeggeri.
Il tutto però è stato fatto colmi di speranza verso il nuovo anno e l’arrivo del vaccino. Ora Lundgren vuole aiutare e far risollevare easyJet adottato una tecnica che, come viene descritta nel corso dell’intervista all’Evening Standard, muove i suoi passi seguendo quelle de Il Vecchio e il Mare di Hemingway: affrontare tutte le sfide, passo dopo passo, mantenendo sempre il suo umore.
Più test e più economici
Non mancano però le critiche da parte di Lundgren che, pur capendo la necessità di misure di sicurezza, sostiene che le decisioni sia necessario che diventino il più univoche possibili e che si possa evitare la quarantena, per esempio, a chi è stato vaccinato.
Inoltre propone anche una riduzione del costo dei test affinché tutti possano accedervi e, soprattutto tutti possano volare, non solo le persone più abbienti. Il Governo inglese, inoltre, dovrebbe dare maggior chiarezza agli operatori per quanto riguarda le misure di salvaguardia e i ristori che dovrebbero arrivare proprio per il comparto turistico. Sono tutti piccoli step che secondo il CEO di easyJet potrebbero essere fondamentali per garantire il futuro di tutte le aziende che lavorano nel mondo dei viaggi e delle vacanze.
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