Il rapper morto trovato privo di vita, è l’ennesima vittima giovane tra i componenti del mondo dello spettacolo in Corea del Sud.
È morto il rapper Iron. Molto famoso in Corea del Sud, ma capace di travalicare i confini nazionali, Iron è stato trovato in casa sua privo di vita e sanguinante. Aveva 28 anni, compiuti lo scorso 8 gennaio. Stella recente del k-pop, ora anche il suo nome di unisce a quello di una lista ormai lunga di celebrità tutte scomparse in giovane età, in modo prematuro e spesso violento.
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I casi di suicidio nell’ambito del mondo della musica e dello showbiz in Corea sono infatti numerosi. Ad accorgersi del fatto che il cantante fosse deceduto è stato un guardiano del lussuoso palazzo in cui Iron viveva nella capitale, Seoul. La polizia del posto ha aperto una inchiesta ufficiale e sta ancora raccogliendo dei dati utili. Non si sa se la scomparsa del 28enne sia da imputare effettivamente ad un suicidio o se sia invece da attribuire ad un incidente. L’artista divenne famoso nel 2014, anno in cui prese parte ad un talent show dal titolo ‘Show me the money’.
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In seguito si era parlato di lui per circostanze controverse legate ad abuso di sostanze stupefacenti e di altri problemi con la Legge. Ed in aggiunta a ciò, il cantante aveva anche ricevuto una condanna a 8 mesi di reclusione per lo stupro di una ragazza e per averla anche aggredita fisicamente.
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L’ultimo episodio controverso lo ha visto protagonista a dicembre di un’altra aggressione. Nello scorso mese di dicembre la stella del K-pop aveva aggredito il suo coinquilino di 18 anni. Reato ulteriormente aggravato dal fatto che in Corea del Sud la maggiore età scatta ai 19 anni.