All’interno di un ambulatorio della Asl avviene una furibonda lite tra infermiere. Pomo della discordia il vaccino al quale devono sottoporsi.
Una lite tra infermiere di una struttura medica in Piemonte ha richiesto l’intervento dei carabinieri. L’arrivo da parte delle forze dell’ordine alla Casa della Salute della Asl di Cigliano, in provincia di Vercelli, ha evitato che tre donne, impiegate nella struttura, passassero alle maniere pesanti. La lite tra infermiere è sorto a causa di opinioni fortemente divergenti in merito all’utilità del vaccino contro il virus dilagante.
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Due delle lavoratrici sanitarie si erano dette favorevoli, l’altra invece era del tutto contraria. Il diverbio era sorto dal momento che tutte loro sono in attesa di sottoporsi proprio a vaccinazione. La ‘negazionista’ però proprio non voleva saperne e ha anche chiamato il marito per farsi difendere e trovare qualcuno che prendesse le sue parti. Le due colleghe pro-vaccino, stando alla ricostruzione effettuata dalle forze dell’orine, avrebbero cercato di fare ragionare l’altra. E le avrebbero spiegato con toni concilianti perché sarebbe giusto farlo.
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Ma l’altra ha fatto orecchie da mercante perdendo la calma e chiedendo al proprio coniuge di raggiungerla. Ne è sorto un litigio in piena regola che ha anche costretto la normale attività di laboratorio ad uno stop provvisorio di un’ora.
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La vicenda è finita con un provvedimento di denuncia per l’uomo, accusato del reato di interruzione di pubblico servizio. Ma non finisce qui: le operatrici sanitarie a favore del vaccino minacciano anche di querelare la loro collega contraria a farsi immunizzare e relativo consorte, per ingiurie ed offese ricevute nel loro scontro verbale. Si tratta dell’ennesimo episodio controverso che riguarda esponenti del comparto medico in relazione al vaccino.