Il senatore Ciampolillo, diventato improvvisamente famoso per il suo ‘si’ in ritardo al Governo, desta imbarazzo per le sue idee sulla pandemia.
Il senatore Ciampolillo ha acquisito un importante ‘quarto d’ora di celebrità’, come postulato a suo tempo da Andy Warhol. Anche grazie a lui il Governo Conte non è caduto, riuscendo a tenere botta alla insensata crisi aperta da Matteo Renzi nei giorni scorsi. Intervistato dall’irriverente programma radiofonico ‘La Zanzara’, on air su Radio 24, il senatore Ciampolillo si è lasciato andare ad alcune esternazioni opinabili in merito alla pandemia in corso da un anno in Italia e nel mondo.
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A suo dire chi è vegano non necessita di sottoporsi al vaccino in quanto già adeguatamente protetto da una dieta sana e da uno stile di vita salubre. Cosa che però non ha ricevuto alcuna verifica ufficiale in ambito scientifico oltre che medico. Ciampolillo, divenuto famoso per il suo ritardo con il quale ha espresso alla fine il proprio ‘si’ a sostegno del Governo (assieme al pari grado Nencini, n.d.r.) è anche un fervente animalista e sostenitore dell’ambiente. Ma se, per quanto riguarda quest’ultimi due aspetti, il 49enne uomo politico originario di Bari merita soltanto elogi, diversi e legittimi dubbi sorgono invece in merito alle sue idee riguardo alla circolazione del virus.
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Senatore Ciampolillo, cosa dici? “Sono vegano, il virus non mi colpirà”
A ‘La Zanzara’ lui si dice favorevole al “modello svedese, che ha portato a pochi decessi e senza alcun lockdown”. In realtà i numeri della Svezia sono gravi, se presi in proporzione. Su una popolazione di poco meno di 11 milioni di abitanti, i casi totali ammontano a 538mila ed i decessi per Covid a 10.797 nel corso degli ultimi 12 mesi. Questo stando ai dati ufficiali e verificati liberamente consultabili sul web. “La mascherina la uso ma non è questa la soluzione. Tra i morti di Covid da noi ci finisce anche chi ha avuto un incidente stradale, per dire. Perché magari si è ammalato durante il ricovero e poi non ce l’ha fatta per altre motivazioni. Ma lo contano lo stesso come una vittima perché positiva.
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“Vaccino? A me non serve”
“Non farò il vaccino e sono per la libera scelta e non per la obbligatorietà. Vedo che ci sono ancora degli effetti collaterali. Penso che sia meglio puntare sulle difese immunitarie soggettive. Io ad esempio sono vegano ed i vegani si difendono meglio dal virus”. Affermazioni che, come detto, non trovano alcuna riprova nella scienza. Anzi, da più parti ambienti ufficiali ed importanti enti e soggetti medici hanno suggerito come il vaccino sia la più alta forma di prevenzione su cui può contare l’umanità.