Riaprono i musei in Campania e sono gratis per 2 settimane! L’iniziativa per riavvicinare le persone alla cultura.
Si sta cercando di ripartire. Si prova, laddove i numeri relativi al contagio lo permettono, a riaprire alcune realtà che fino a quel momento erano rimaste chiuse. I primi a cercare di tornare alla normalità, grazie al nuovo DPCM del 16 gennaio, sono i musei che possono riaprire in zona gialla. Così, in Campania, per festeggiare questa possibilità e incentivare le persone a tornare a frequentare i musei si è deciso di mettere l’ingresso gratis per due settimane.
A partire dal 18 gennaio, infatti, moltissimi musei e siti archeologici della Campania saranno visitabili gratuitamente. Il nuovo DPCM prevede che ci sia una riapertura dei musei nelle regioni considerate gialle. L’iniziativa di renderli gratuiti è stata promossa dalla direttrice dei Musei della Campania Marta Ragozzina insieme al direttore generale Massimo Osanna. Chiaramente le visite saranno contingentate, i visitatori distanziati, obbligati ad indossare le mascherine e a rispettare tutte le norme anti-Covid in vigore.
L’obiettivo è quello di riavvicinare ai luoghi della cultura le comunità, si legge su Fanpage, ma anche di aiutare queste realtà che hanno subito una durissima battuta d’arresto. Si tratta così di un piccolo regalo per i cittadini, concedendo le visite gratuite in massima sicurezza ai tanti musei e siti archeologici della Campania.
I musei aperti e gratis in Campania quindi saranno:
Si potranno visitare tutti questi musei dal lunedì al venerdì, weekend e giorni festivi esclusi sempre rispettando le modalità di prenotazione online che si possono visionare sul sito web istituzionale (polomusealecampania.beniculturali.it), sul sito MiBACT (beniculturali.it) e sui canali social dei musei.
Insomma, la cultura da qualche parte sta cercando di rimettersi in piedi. La strada è ancora lunga, soprattutto per recuperare gli introiti persi nel corso del 2020, ma un primo passo si sta facendo. E speriamo ne seguano moltissimi altri.
(Fonte Immagini Pixabay)