Una delle conseguenze della Brexit? Sembra che non si possano più portare nei paesi confinanti cibi o bevande provenienti dalla Gran Bretagna. E così al confine si sequestrano panini al prosciutto.
Chi si trova davanti al titolo si chiederà: Ah ma non è Lercio? No. È verità. I doganieri che si trovano al confine olandese sono costretti a ritirare i panini al prosciutto dei camionisti che arrivano dalla Gran Bretagna al grido di “Benvenuti nella Brexit” (che sa tanto di claim in stile “È la stampa bellezza”).
La notizia, come riporta TgCom24 è arrivata a noi grazie ad un servizio della televisione olandese che ha documentato ciò che stava accadendo alla dogana. I lavoratori in arrivo dalla Gran Bretagna a bordo di auto o camion sono stati fermati dagli ispettori doganali per controllo. Fin qui, tutto normale. Peccato che questa volta al terminal traghetti di Hook of Holland non si stessero cercando solo prodotti non dichiarati o sostanze illegali: si cercava cibo!
Comunissimo cibo come carne, verdura, pesce, frutta che, da quando la Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europea tramite la Brexit, non è più possibile far entrare nel Paese. Pare che alcuni camionisti, con il loro panino avvolto nella carta stagnola (come facciamo tutti per il pranzo al sacco) abbiano chiesto almeno di poter tenere il pane e di consegnare il prosciutto per rispettare le regole relative l’eventuale contaminazione. Ma niente da fare. Pare persino che un doganiere abbia risposto: “Benvenuto nella Brexit signore, mi spiace, ma sarà confiscato tutto”. E addio al panino al prosciutto.
La notizia però era già uscita un po’ di tempo fa. Come riporta Gambero Rosso infatti, i curiosi risvolti della Brexit si erano già fatti sentire. Dalle lunghe code e infiniti controlli, passando per il divieto per chi parte dal Regno Unito di introdurre in Europa cibi o bevande. Anche se si tratta di uno spuntino personale.
Notizia che era già stata comunicata agli autotrasportatori tramite una apposita guida stilata dal Dipartimento dei Trasporti Inglese e che riguarda non solo l’Olanda, ma tutti i Paesi confinanti.
Chiaramente si tratta di un divieto per la prevenzione sanitaria (mai così attuale vista l’emergenza che stiamo vivendo) che si applica già da tempo a tutti coloro che arrivano da paesi fuori dall’UE e quindi, da oggi, anche per la Gran Bretagna.