Giornata mondiale della pizza: una grande masterclass internazionale online per festeggiarla. Cosa bisogna sapere.
Torna la Giornata mondiale della pizza, World Pizza Day, che si celebra il 17 gennaio. Quella di domenica prossima sarà dunque una doppia giornata di festa, legata a questo prodotto della cucina napoletana amato in tutto il mondo.
Sarà una giornata complessa, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia che hanno costretto alla chiusura di tanti bar e ristoranti in tutta Europa. In Italia, nelle regioni a zona gialla bar e ristoranti sono aperti fino alle 18.00. Dopo quell’ora sono consentiti solo il servizio di asporto, fino alle 22.00 (ma nel prossimo DPCM per il 16 gennaio l’intenzione è di limitarlo sempre alle 18.00 per evitare assembramenti fuori dai locali), e quello di consegna a domicilio, senza limiti di orario.
Se gli eventi in presenza quest’anno non si possono svolgere e il consumo di pizza è limitato agli stretti orari di apertura e all’asporto o consegne a domicilio, quest’anno la Giornata mondiale della pizza sarà festeggiata con un grande evento online. Ecco di cosa si tratta.
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In questo periodo ancora duramente segnato dalla pandemia, la Giornata mondiale della pizza del 17 gennaio sarà festeggiata con un grande evento online, una masterclass aperta a utenti di tutto il mondo per imparare a fare in casa le pizze Margherita, Marinara, Capricciosa e una pizza speciale. Esperti pizzaioli riveleranno i loro segreti per la preparazione di queste pizze popolari e una a sorpresa.
Sarà una vera e propria World Masterclass virtuale, aperta a ben 180 Paesi del mondo. Una iniziativa organizzata dal festival “Pizza Village” e dalla guida online “Visit Italy” per celebrare degnamente la pizza nella sua giornata mondiale.
L’evento si svolgerà in lingua italiana e inglese. È chiamato “How to make Italian pizza” e vedrà la partecipazione di maestri pizzaioli d’eccezione come Gino Sorbillo, Enzo Coccia, Davide Civitiello e Antonio Falco. Questi insegnanti speciali riveleranno ai partecipanti alla masterclass “segreti dell’arte del pizzaiolo, divenuta patrimonio immateriale dell’Unesco” nel 2017.
La pizza italiana, inoltre, è riconosciuta come specialità tradizionale garantita dell’Unione Europea dal febbraio 2010.
In proposito, vi ricordiamo che per il periodo natalizio è stato allestito nella Basilica di Santa Chiara a Napoli un vero e proprio presepe di pizza, in cui l’arte dei maestri napoletani del presepe si è unita a quella dei maestri della pizza. Con la realizzazione di un autentico capolavoro.
Tutti possono partecipare alla World Masterclass per imparare a fare la pizza, basta registrarsi su questo sito: http://bit.ly/Masterclass_pizza. Per partecipare si paga un ticket, che al momento costa 26 euro, ma il sito spiega che il prezzo aumenterà nelle prossime 75 ore. Questo perché la masterclass ha un numero di posti limitato. Se ci tenete a partecipare affrettatevi a iscrivervi.
Con il pagamento del ticket si ha diritto a: l’accesso live alla World Masterclass, quattro ricette segrete dei campioni della pizza italiana, un attestato di partecipazione digitale e la possibilità di rivedere la lezione in replay per un mese. Al termine della masterclass, infatti, ogni partecipante riceverà il certificato ufficiale digitale firmato dai maestri pizzaioli.
Perché la Giornata mondiale della pizza si celebra il 17 gennaio? Perché in questo giorno si festeggia Sant’Antonio Abate, considerato il protettore dei fornai e dei pizzaioli. Chiamato anche Sant’Antuono, per distinguerlo da quello di Padova.
Sant’Antonio Abate era di origine egiziana ed è considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. È conosciuto anche per essere il protettore degli animali domestici e anche dei contadini, degli allevatori, dei macellai e dei salumai. Nell’iconografia è rappresentato mentre impugna un bastone a forma di tau e con un maiale o cinghiale ai piedi. Il Santo viene celebrato il 17 gennaio in molte località d’Italia con grandi falò, chiamati “fuochi di Sant’Antonio”, riti propiziatori di fecondità che spesso inaugurano il carnevale.