Il presepe di pizza da ammirare nella Basilica di Santa Chiara a Napoli.
L’arte napoletana dei presepi è unica al mondo. L’abilità, la creatività e l’estro dei maestri sono capaci di realizzare dei capolavori assoluti ammirati da tutti e che attirano appassionati da tutti i continenti, che quest’anno purtroppo non hanno potuto raggiungere Napoli per visitare la tradizionale via dei presepi di San Gregorio Armeno.
Accanto all’arte del presepio, Napoli come sappiamo è famosa per quella della pizza. Così importante e legata alla tradizione napoletana che l’arte del pizzaiuolo è stata nominata Patrimonio Unesco, nella lista dei patrimoni culturali dell’umanità.
Queste due arti si sono unite per Natale per realizzare una creazione assolutamente originale: il presepe di pizza. Esposto già da inizio dicembre, il presepe si ammira all’interno della bellissima Basilica di Santa Chiara. Altro luogo storico della città partenopea. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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Presepe di pizza nella Basilica di Santa Chiara a Napoli
In questi tempi difficili della pandemia di Covid-19, in cui alcune attività come turismo, ristorazione, artigianato e cultura sono state duramente colpite, i maestri napoletani del presepe e della pizza si sono uniti per realizzare una creazione davvero originale: il presepe di pizza. La creazione è esposta all’interno della Basilica Santa Chiara di Napoli, altro simbolo della città, dove si può ammirare dal 7 dicembre.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione tra l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e l’associazione I Sedili di Napoli.
Con il presepe di pizza l’intenzione è quella di proporre una creazione originale ma anche lanciare un messaggio di speranza. Quello che è il vero significato del presepe.
Il presepe di pizza rispetta tutti i canoni del presepe settecentesco napoletano con la particolarità di essere completamente rivestito di pasta-pizza. La pasta è cotta in maniera da formare uno strato unico con la struttura portante realizzata in maniera tradizionale. Il presepe è stato realizzato dal maestro presepiale Salvatore Iasevoli, con la collaborazione di alcuni pizzaioli che hanno spennellato a mano il composto di acqua e farina, cotto con un cannello a gas. La realizzazione del presepe di pizza ha richiesto cinque mesi di lavoro. Come riporta Il Mattino.
Pizzaioli e presepiai insieme
Con l’iniziativa si vuole anche celebrare il terzo anno del riconoscimento Unesco dell’arte del pizzaiolo napoletano. L’arte della pizza è stata unita a quella presepiale, entrambe quelle pi+ caratterizzano Napoli nel mondo, come ha spiegato Sergio Miccù dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani. “Abbiamo unito i due mestieri – ha aggiunto – perché purtroppo si stanno lentamente perdendo, e abbiamo voluto lanciare un messaggio anche ai giovani napoletani affinché queste due nobili arti non vadano disperse”.
“Abbiamo voluto lanciare un messaggio di coesione sociale – ha detto Giuseppe Serroni de I Sedili di Napoli – fra due categorie così importanti per la nostra città. Due grandi arti napoletane che si sono unite ed hanno voluto ribadire che la città c’è e vuole uscire da questa orribile pandemia che ci sta strappando pezzi della nostra vita. Quest’anno, dopo tanti sacrifici, siamo riusciti a realizzare questa iniziativa insieme agli amici pizzaioli che ci hanno dato una mano anche a reperire le materie prime per creare questo bellissimo presepe artistico realizzato rispettando tutti i canoni del presepe tradizionale napoletano”.
Il presepe di pizza si potrà ammirare per tutto il periodo natalizio all’interno della Basilica di Santa Chiara.