Londra in lockdown da oggi per contenere un nuovo ceppo del virus. Le nuove misure restrittive.
Nuove restrizioni a causa del diffondersi dei casi di nuovo coronavirus arrivano anche a Londra. Dopo Germania e Paesi Bassi, oggi è la capitale britannica ad entrare di nuovo in lockdown, per almeno una settimana.
Nella classificazione britannica delle aree di rischio per il contagio, Londra torna in “Tier 3”, ovvero il livello di allerta massimo, anche se non chiuderà tutto. Rimarranno aperti, infatti, i negozi, anche non essenziali, le scuole, le biblioteche, le palestre, i parrucchieri, i centri estetici e i luoghi culto. Chiuderanno, invece, bar e ristoranti, cinema, teatri, musei e sale concerto.
Le nuove restrizioni a Londra sono state decise a seguito di un nuovo aumento dei contagi dovuto a un nuovo ceppo del coronavirus Sars-CoV-2 che sta preoccupando scienziati e sanitari. Questa nuova variante del virus si sta diffondendo a Londra e nell’Inghilterra sud-orientale, nella contea di Kent in particolare. Di seguito i dettagli.
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Londra torna in lockdown per Natale
Mentre in Italia si stanno valutando ancora le possibili nuove restrizioni per Natale, con la reintroduzioni delle zone arancioni o rosse e la chiusura di bar, ristoranti, lo stop agli spostamenti e addirittura il coprifuoco dalle 18 nei giorni festivi, nel resto d’Europa, a parte poche eccezioni, vengono introdotte in questi giorni nuove e dure misure restrittive.
Per fermare la ripresa dei contagi e il rischio di una terza ondata devastante dopo le feste, diversi Paesi stanno chiudendo locali pubblici, negozi, scuole, e stanno limitando fortemente gli incontri e le riunioni familiari anche nel giorno di Natale. Si tratta di misure molto severe e antipopolari ma necessarie per evitare il disastro. I Paesi che sono tornati in lockdown nel periodo natalizio sono Germania e Olanda.
Ora, anche se con misure meno severe, anche Londra, la capitale del Regno Unito, è sulla stressa strada. Per un motivo ben preciso in questo caso: la crescita dei contagi a causa di una nuova variante del virus. Un nuovo ceppo la cui esistenza è stata confermata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che finora ha contagiato circa 1000 persone nel sud-est dell’Inghilterra. I nuovi casi si sono registrati nel Kent e ora sono arrivati anche a Londra. La nuova variante del coronavirus “si sta sviluppando prevalentemente“, ha fatto sapere il ministro della Salute britannico, Matt Hancock. “In tutto è stata riscontrata in ben 60 circoscrizioni locali e i numeri del contagio stanno crescendo rapidamente”, ha sottolineato il ministro.
Il nuovo ceppo del coronavirus Sars-CoV-2 non sembra più pericoloso di quello già in circolazione, ma si sta diffondendo molto velocemente, ha precisato il ministro. Non c’è motivo di ritenere che il nuovo vaccino di Pfizer-Biontech non protegga anche da questa mutazione, tuttavia la crescita dei contagi è diventata esponenziale nella capitale, pertanto va fermata.
Una situazione preoccupante che ha richiesto un intervento immediato delle autorità sanitarie britanniche con l’innalzamento del livello di rischio a “Tier 3“, l’allerta massima nella scala dell’emergenza sanitaria nel Regno Unito che corrisponde al lockdown o alla nostra zona rossa, anche se con qualche chiusura in meno.
Le chiusure a Londra
Il nuovo lockdown nella capitale britannica, con l’innalzamento del livello di allerta a “Tier 3”, impone diverse chiusure di locali pubblici e attività. Le nuove misure restrittive sono entrate in vigore alla mezzanotte di mercoledì 16 dicembre e anche se non è stato fissato ancora un termine per la conclusione, una prima revisione del livello di allarme ci sarà già tra una settimana, mercoledì 23 dicembre. In quella data le autorità potranno confermare le restrizioni, come è molto probabile visto il tempo troppo breve, oppure rimuoverle o correggerle.
Nel frattempo, il nuovo lockdown a Londra prevede la chiusura di tutti i bar, caffè, ristoranti e pub, che potranno fare solo servizio di asporto o consegna a domicilio, ma non di alcolici. Sono chiusi anche cinema, teatri, sale concerti, musei, gallerie, piste di bowling. Sono chiusi anche gli alberghi, i B&B e le guest house. Come riporta The Independent.
Rimarranno aperte le scuole e i luoghi di lavoro, sebbene sia raccomandato il più possibile il ricorso al lavoro a distanza. Aperti anche gli edifici pubblici, come le biblioteche, poi i luoghi di culto, i negozi, anche quelli non essenziali, i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici.
Sono sconsigliati gli spostamenti e i viaggi fuori dall’aerea di rischio “Tier 3”, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità.
Sono consentiti matrimoni e funerali ma con un numero limitato di partecipanti. Ai matrimoni possono partecipare fino a 15 persone al massimo, ma solo per la cerimonia di nozze, pranzi e banchetti non sono permessi. Mentre ai funerali possono partecipare fino a 30 persone.
Per quanto riguarda le, nelle aree di rischio “Tier 3” non sono consentiti gli incontri tra persone appartenenti a diversi nuclei familiari, né al chiuso né all’aperto, a meno che non si tratti di uno spazio pubblico come un parco, una spiaggia o in campagna. In questi casi, comunque, vale la “regola del 6“: anche all’aperto in uno spazio pubblico non possono incontrarsi più di 6 persone alla volta, di nuclei familiari differenti.
Nei giorni di Natale, dal 23 al 27 dicembre, dovrebbe tuttavia applicarsi la promessa fatta dal premier Boris Johnson della possibilità di incontri, senza limiti di numeri, di tre nuclei familiari nelle abitazioni private.
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