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Enogastronomia

Cocktail dal mondo: vin brulé, ricetta, storia e origini

Come viaggiare rimanendo a casa: la ricetta del vin brulé

Adobe Stock – vin Brulé

Sembra evidente che quest’anno, per Natale, non ci potremo spostare. Le vacanze sulla neve e sugli sci sembrano rimandate per via della pandemia da Coronavirus. Il Governo, infatti, sta cercando di mettere in pratica tutte le misure possibili ed immaginabili per arginare l’ipotesi di una nuova ondata di casi e fermare quella già in atto. Ecco allora che non ci resta che viaggiare a casa, magari a tavola con piatti e cocktail che ci portano in vacanza almeno con la mente. Un esempio? Perché non preparare il vin brulé?

Origini e tradizioni del vin brulé

Le origini di questa bevanda, nota anche come vino caldo o mulled wine, sono svariate. Più che un cocktail è una variante del vino che viene cotto e aromatizzato con diverse spezie per scaldare gli avventori. Si tratta di una bevanda tipica del nord Europa di cui però si hanno notizie già nell’antica Grecia. Tradizione vuole che il vin brulé sia venduto nei classici mercatini di Natale e durante le feste natalizie, ma visto che sono tutte occasioni che quest’anno salteranno per via del Covid19, perché non prepararlo a casa?

La ricetta del vin brulé

La ricetta del vin brulé è infatti abbastanza semplice e per realizzarla basta dotarsi di un buon vino e non affidarsi a quelli già pronti e solo da riscaldare. Spesso, infatti, sono realizzati con prodotti scadenti! Le preparazione è facile: si scalda il vino rosso, si aggiunge poi zucchero e spezie a piacere. Le più comuni sono cannella, chiodi di garofano, anice, mela e qualche spicchio di mandarino. In alternativa, molti negozi bio e esperti in tisane o erboristerie hanno già dei sacchettini con un mix di erbe pronto da utilizzare.

Consigli e suggerimenti

Ricordate poi che il vino non deve mai bollire né bruciarsi, quindi dovete far riscaldare il tutto a fuoco basso, girando continuamente e fino a quando lo zucchero non sarà completamente sciolto. A quel punto potrete versare il vostro vin brulé in tazze o bicchieri resistenti al calore e servire! Certo, lo sappiamo, non sarà come essere in montagna a sorseggiarlo, ma ci permetterà di viaggiare un pochino con i sapori e con la fantasia ricordandoci vacanze e location da sogno che abbiamo visitato nel passato.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi