Il mondo dei viaggi dopo il Coronavirus non sarà più lo stesso. Come e cosa cambierà.
Nulla sarà più come prima. Dobbiamo mettercelo in testa tutti. Dopo questa pandemia da Coronavirus, quando sarà passata o comunque avremo imparato a conviverci con vaccini e cure come una qualsiasi influenza, le nostre abitudini saranno cambiate. Anche nel mondo dei viaggi.
Se già ora, l’idea di non igienizzarci le mani, ci sembra follia, pensate a quando avremo finalmente sconfitto questo maledetto virus: quante cose saranno cambiate? Terremo la mascherina in viaggio? Cercheremo di evitare i posti troppo affollati? Come ci comporteremo in vacanza?
Come riporta SiViaggia, secondo uno studio commissionato da Inmarsat che ha coinvolto circa 10mila persone di tutto il mondo, le cose cambieranno. In molti si sono detti più che soddisfatti di come il settore dei viaggi ha risposto all’esigenza di sicurezza. Altrettanti sono pronti a partire il prima possibile per una vacanza, ma con delle accortezze diverse.
L’idea sembra essere quella di fare viaggi più vicini a casa, magari evitando lunghi spostamenti. In volo poi l’esigenza di tutti è quella di non essere più appiccicati e molti intervistati si sono detti restii ad utilizzare la toilette in viaggio. Non solo, moltissimi vorrebbero continuare ad aver l’utilizzo della mascherina obbligatoria o un sierologico da effettuare prima del volo.
Insomma, viaggiare dopo il Coronavirus? Sì, ma con molte accortezze e moltissima attenzione in più. È ovvio, infatti, che la voglia di partire sia tanta e che, soprattutto coloro che hanno sempre viaggiato, siano impazienti di ripartire. Ma non possiamo dimenticarci che ciò che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo ci ha segnato per sempre.
Sarà difficile dimenticarsi completamente di ciò che il Coronavirus ha portato con sé, non solo in termini di cure, polemiche, sofferenze e resilienza. Molte persone hanno infatti dichiarato che l’idea di viaggiare e muoversi come facevamo prima, con un po’ di “incoscienza” nei confronti di germi, virus e batteri sembra retaggio di una vita lontana. E lo è per molti. In meno di un anno la nostra percezione del mondo sarà cambiata per sempre?
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