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Vi siete mai chiesti perché i pesci nuotano tutti insieme e sincronizzati?

I pesci nuotano tutti insieme in banchi perfettamente sincronizzati per un motivo specifico. 

Perché i pesci nuotano sincronizzati?

Sarà capitato a tutti, magari facendo snorkeling al mare durante le vacanze, di vedere dei banchi di pesci piccoli nuotare tutti insieme in perfetta sincronia. Uno spettacolo della natura incredibile, ma che fa sorgere una domanda. Perché i pesci fanno questa cosa?

Cosa li spinge a stare tutti insieme e come fanno a capire quando devono muoversi in perfetta sincronia tutti insieme? Sembra un balletto studiato e perfezionato nei secoli, ma è difficile pensare che le sardine, ad esempio, vadano a scuola di ballo! Scherziamo ovviamente. Eppure questa modalità di spostamento dei pesci è studiata dagli scienziati da anni.

Perché i pesci nuotano in sincronia?

Come riporta Focus il comportamento dei pesci di nuotare in sincronia è molto curioso. Ammirare grandi banchi di pesci che si muovono in contemporanea è affascinante e sembra che sia insito nel DNA di questi animali. Le ipotesi sul perché si comportino così sono svariate. Serve per tenere alla larga i predatori? Questa tipologia di nuovo gli permette di risparmiare fatica?

Secondo una recente ricerca del Max Planck Institute of Animal Behavior, pubblicata sulla importante rivista Nature Communications però la spiegazione è una: fa risparmiare energia. Lo studio è stato all’avanguardia. Il team di ricercatori con a capo Liang Li ha creato dei robot dinamici a forma di pesci che possono nuotare tutti insieme o separatamente. Essendo dei macchinari dotati di sensori si è potuto calcolare quanta energia viene spesa ad ogni colpo di pinna.

I pesci nuotano così per risparmiare energia

Quando i pesciolini robot nuotavano da soli hanno fatto registrare un dispendio di energia di gran lunga maggiore rispetto a quando si muovono in gruppo. E non è tutto. C’è infatti un segreto dietro a questo risparmio di energia: i mulinelli. Quando infatti i pesci nuotano, muovono la coda e creano con essa dei piccoli vortici che permettono al pesce che li segue di sfruttare il movimento e di farsi leggermente trasportare. La quantità di energia spesa per spostarsi quindi diminuisce.

Il modo migliore per sfruttare la corrente dei mulinelli è quindi quello di sincronizzare il proprio modo di nuotare “copiando” il pesce che si ha di fronte con la tecnica chiamata “Vortex Phase Matching”. Così, gli esemplari del gruppo che seguono il leader possono risparmiare energia. Più sono vicini, più i movimenti sono sincronizzati. Se invece sono un po’ più distanti, l’onda del mulinello creata dal pesce davanti impiega più tempo ad arrivare e quindi anche lo spostamento del pesce avviene un pochino dopo.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi