Covid e nuovo DPCM: si va verso la chiusura dei musei. L’annuncio lo ha dato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Dopo cinema e teatri, chiuderanno altri luoghi della cultura a causa dell’emergenza Covid-19 in Italia: i musei. L’annuncio è stato dato ieri sera dal Ministro dei Beni Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini, durante il collegamento in diretta con il programma di Fabio Fazio, “Che tempo che fa”.
Purtroppo una pessima notizia per tutti gli appassionati di bellezza e cultura a cui erano rimasti questi luoghi come sana evasione da questo momento drammatico per tutti. Un misura purtroppo necessaria per evitare il rischio di assembramenti, nonostante gli ingressi contingentati e le altre misure di sicurezza, e soprattutto i possibili contatti con estranei. Anche se le misure adottate con il nuovo DPCM non dovessero introdurre un vero e proprio lockdown come la scorsa primavera, la regola di fondo rimane la stessa: restare a casa il più possibile.
La curva dei contagi, infatti, è troppo preoccupante per concedersi svaghi, anche “elevati”. Non saranno fermate le attività economiche per non recare ulteriori danni al Paese ma è evidente che non si potrà andare troppo in giro, che sia concesso oppure no.
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Covid e nuovo DPCM: verso la chiusura dei musei
“Chiuderanno anche i musei…“, l’annuncio è arrivato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. “Le misure sono valide fino al 24 novembre“, ha detto ieri sera il ministro a “Che tempo che fa” di Fazio, anticipando i contenuti del nuovo DPCM, “ma i dati di questi giorni non fanno pensare che la curva sarà breve’‘.
A fine settembre erano state già sospese le domeniche gratis al museo, sempre per evitare il rischio di assembramenti, pericolosi per la diffusione del virus.
Prepariamoci dunque. Torneranno le visite culturali sul web, con i tanti contenuti pubblicati online nei mesi scorsi dal MiBACT e ancora disponibili, come il Grand Virtual Tour di musei e monumenti.
”Stiamo ragionando su un meccanismo differenziato – ha spiegato Franceschini -, rapportato ai rischi di contagio e soprattutto di saturazione del sistema sanitario”. Il nuovo DPCM; infatti, come anticipato, avrà misure comuni su tutto il territorio nazionale accanto ad altre misure più stringenti nelle regioni dove i contagi sono più elevati, con l’indice di trasmissione RT che supera la soglia di 1,5.
Insieme ai musei, naturalmente, chiuderanno anche le mostre.
Nel frattempo, sempre più Paesi europei stanno tornando al lockdown a causa dell’impennata della curva dei contagi. Non si tratta, tuttavia, delle stesse chiusure della scorsa primavera. Sono previste, infatti, diverse eccezioni: le scuole rimangono aperte così come le attività produttive non si fermano. L’auspicio di tutti è che si tratti di un periodo non troppo lungo e che nel mese di stop di molte attività si riesca a tornare su livelli di contagio più controllabili.