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La situazione della pandemia in Europa: aumentano i contagi ovunque, misure drastiche e coprifuoco. Quarantena e limitazioni
Corre ovunque nel mondo il virus. Ma soprattutto in Europa. La curva epidemica non si arresta e molte Nazioni stanno prendendo provvedimenti drastici per contenere la diffusione del contagio. Lockdown, coprifuoco, sospensione di alcune attività. Nel frattempo si monitorano gli ospedali dove il numero crescente dei ricoverati in Terapia Intensiva rischia di mandare in tilt la sanità. Sono numerosi gli appelli dei governanti ai cittadini per l’assunzione di comportamenti responsabili. Particolarmente intenso quello di Angela Merkel ai tedeschi.
L’Italia dunque con il coprifuoco solo in alcune regioni e la chiusura di alcune attività solo nei weekend e solo in alcune zone, non sta ancora applicando misure severe al contrario dei vicini europei. Ma le richieste al governo di Roma da parte di Scienziati e Governatori è di chiudere adesso, subito, prima che sia troppo tardi.
Coprifuoco in Europa: la situazione nei diversi Paesi
Viaggiare in Europa mentre la seconda ondata della pandemia sta per sconvolgere il Vecchio Continente è ormai un azzardo. Molti Paesi alzano le barriere anche nei confronti degli italiani: troppe regioni hanno un RT oltre la soglia di sicurezza. Ultimo a chiudere all’Italia è la Germania.
Che la pandemia e le misure drastiche adottate non siano un’affare solo italiano è ovvio. Ovunque si cerca di arginare il contagio limitando i contatti sociali, intervenendo con chiusure spesso drastiche. La Francia e la Spagna hanno raggiunto il milione di casi. E ieri il record oltralpe: 41 mila nuovi casi.
Belgio, chiusi bar e ristoranti per un mese
Il Belgio è secondo in Europa per numero di contagi ogni 100 mila abitanti. E da lunedì scorso ha chiuso bar e ristoranti e ha imposto il coprifuoco notturno da mezzanotte alle 5. La vendita di alcolici è vietata dalle 20 e fuori dal proprio gruppo familiare si potrà vedere una sola persona.
Germania, coprifuoco a Berlino e in altre 10 città
Per la prima volta la Germania raggiunge più di 10 mila casi giornalieri. E agli appelli della cancelliera Merkel al buon senso e allo stare a casa il più possibile arriva anche il coprifuoco. A Berlino e in altre 11 città tedesche vietato uscire di casa dalle 23 alle 6 del mattino.
Grecia chiusure ad Atene e mascherina obbligatoria sempre
L’incremento di casi ha fatto scattare anche in Grecia delle misure preventive. Il governo di Atene ha varato il coprifuoco notturno in tutte quelle zone ritenute più a rischio, inclusa la capitale Atene e Salonicco. In totale circa la metà della popolazione greca sarà sottoposta a regime di coprifuoco. Da mezzanotte alle 5.30 del mattino sarà vietato uscire se non per motivi emergenziali. Inoltre è scattato l’obbligo della mascherina anche all’aperto indipendentemente dalla distanza. Il Primo Ministro Kiriakos Mitsotakis ha annunciato: “si prevedono mesi duri”.
Francia, 1 milione di casi e scatta il coprifuoco
La Francia ha raggiunto il milione di casi ed è sesta al mondo per numero di contagiati. Nelle ultime 24 ore sono stati oltre 41 mila i nuovi casi, un numero record. Data la situazione il premier Macron estenderà il coprifuoco ad altre 20 dipartimenti. Due terzi della popolazione francese, ossia ben 46 milioni di persone compresa la popolazione oltremare della Polinesia francese, sarà dunque sottoposta a coprifuoco che inizierà alle 21 e terminerà alle 6 del mattino. Fra questi 54 dipartimenti con il ‘couvre-feu’ ossia il coprifuoco figurano le città di Parigi, Lione, Marsiglia.
Olanda, ospedali in affanno
L’Olanda è uno dei Paesi più colpiti da questa seconda ondata. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 9300 nuovi casi su una popolazione di appena 17 milioni di persone. E la situazione negli ospedali è già molto grave. Un posto su due nelle terapie intensive del Paese è occupato da un malato Covid. E proprio per alleggerire la pressione sulle rianimazioni alcuni pazienti olandesi sono stati trasferiti in Germania. Da Aprile sono 58 gli olandesi accolti in strutture di terapia intensiva tedesca.
Repubblica Ceca, il più colpito in Europa
E’ il Paese in Europa con la maggiore incidenza. Ci sono 975.8 casi ogni 100.000 mila abitanti, il numero in assoluto più alto in tutto il Continente. L’Italia tanto per fare un confronto ne ha 172.6. Gli ospedali sono in affanno. Fra i malati ci sono anche 1600 fra medici e infermieri. Per questo il sindaco di Praga, che è un medico, ha deciso di tornare in corsia. Intanto è scattato un lockdown parziale fino al 3 novembre: chiusura di negozi non essenziali e restrizioni alla circolazione.
Spagna, coprifuoco e chiusure
La Spagna è il primo Paese in Europa ad aver raggiunto il milione di casi di coronavirus. Il Governo ha approvato nuove restrizioni tra cui il coprifuoco dalle 23 alle 5. Restrizioni di movimento in 32 aree di comuni della regione di Madrid. In Navarra è vietato entrare e uscire se non per motivi essenziali ed inoltre ha anticipato la chiusura di bar e ristoranti alle 21.
Il premier Sanchez ha esortato i cittadini a seguire le regole ed ha spiegato che la Spagna “ha una qualità che in questi tempi di pandemia può trasformarsi in un tallone d’Achille: ci piace la vita sociale, ci piace la nostra cerchia familiare, abbiamo passione per il contatto umano, ci piace essere così, e vogliamo continuare a esserlo perché è così che intendiamo la vita, però ora è il momento di mantenere la distanza”.
Slovenia, vietato uscire dalla sera all’alba
Il rapido aumento dei contagi ha fatto scattare il coprifuoco anche in Slovenia. Dal 21 ottobre è vietato uscire – se non per motivi urgenti – dalle 21 alle 6 del mattino.
Slovacchia, coprifuoco soft
In tutto il Paese da giovedì 22 ottobre vige un coprifuoco dall’1 alle 5 del mattino per una settimana. In base all’andamento del contagio potrà essere esteso o revocato. Intanto con il tracciamento nazionale in corso chi risulta negativo dopo il 30 ottobre potrà circolare anche di notte.
Turchia, allarme per Istanbul
Crescono i contagi. A lanciare l’allarme il ministro della Salute Fahrettin Koca che ha rivelato che la diffusione è tornata a intensificarsi in tutto il Paese. A Istanbul c’è stato un aumento del 40% dei casi da coronavirus ed è la città con il maggior numero di positivi e di malati. Molto colpita anche la città di Bursa, importante centro industriale, che era stato parzialmente risparmiato nella prima ondata.