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Il WWF spiega perché stare nella natura fa bene ai ragazzi: stimola l’intelligenza, l’autodisciplina e aiuta a prevenire molte malattie.
Stare immersi nella natura fa bene al nostro benessere psicofisico. Ormai questa notizia non è più una novità. Si tratta di un dato assodato che diverse associazioni, come il WWF, stanno cercando di rendere sempre più noto a tutti. Soprattutto alle nuove generazioni.
Proprio ai più giovani stare nella natura apporta i benefici migliori. Si parla di una notevole riduzione dei disturbi depressivi, una prevenzione delle malattie cardio-respiratorie, un aumento del senso di benessere dell’autodisciplina.
La natura fa bene a tutti, ma soprattutto ai bambini. Sembra essere questo il messaggio che il WWF vuole lanciare con forza. Oltre ad aiutare la salute dei ragazzi, la natura ha un effetto positivo e stimolante anche per il loro Quoziente Intellettivo. Tantissimi effetti benefici che si riassumono in un decalogo intitolato “10 cose che non sai”.
Secondo il WWF, analizzando studi pedagogici e svolgendone di nuovi, il contatto dei ragazzi con la natura va a contenere e compensare molti disturbi legati al confinamento negli spazi urbani e nei luoghi chiusi. Aiuta, insomma, a sviluppare il proprio cervello e il proprio lato emotivo in modo molto positivo.
Addio a videogame e tv, la natura permette infatti di utilizzare tutti i sensi: vista, tatto, olfatto, gusto e udito. Si assaggia, ovviamente supervisionati, una ciliegia appena colta da un albero. Si ascoltano gli uccellini cantare nel bosco, si aguzza la vista per vederli. Si sente l’erba fresca tra le mani o sotto i piedi e si annusa il profumo dell’aria di montagna, pura e senza smog.
Sono attività che possono sembrare banali, ma che per un giovane abituato a trascorrere le giornate in casa, magari piazzato davanti alla televisione, diventano dei toccasana. L’esperienza umana va quindi arricchita e il WWF sta cercando proprio di promuovere questo messaggio tra i giovani.
Questo studio va a spingere e rendere ancora più necessario il progetto Aule Natura. Il WWF, da quando è ricominciata la scuola, ha infatti sottolineato come ci siano oltre 40mila cortili scolastici non utilizzati o inagibili. Una perdita tremenda per la salute e il benessere dei ragazzi che li sfruttano solo per 10 minuti di intervallo.
Il progetto Aule Natura del WWF
Se invece si pensasse di riqualificare queste aree, dotarle di strutture green e sostenibili, potrebbero diventare delle vere e proprie aule. Si va a recuperare spazio, così carente in questo particolare periodo storico, e si regala ai ragazzi un’emozione speciale: quella di fare lezione nel verde.
Ecco quindi che immergersi nella natura, scoprirla e viverla porta un’incredibile quantità di benessere psicofisico a grandi e piccini. Impariamo a riscoprire le aree verdi vicino alle nostre città. Il nostro corpo e la nostra mente ci ringrazieranno.