Oltre duecento balene pilota si sono spiaggiate in Tanzania: le prossime ore sono cruciali.
Gli ambientalisti, ma anche tutti coloro che amano semplicemente gli animali e i mammiferi marini in queste ore staranno soffrendo. È arrivata infatti ieri la notizia circa 200 globicefali, o balene pilota, si sono spiaggiate sulle secche di un passaggio sulla costa occidentale della Tasmania.
Siamo a Macquarie Harbour, in Tasmania, una piccola baia chiusa e qui, per colpa di una secca, circa 200 esemplari di balene pilota sono rimaste arenate e non riescono a muoversi. Purtroppo oltre 90 esemplari non ce l’hanno fatta, nonostante gli sforzi sovrumani della gente del posto e delle associazioni locali. Ora gli sforzi, come riporta TgCom24 sono stati intensificati per salvare gli altri esemplari. Ciò che fa ben sperare per alcuni di essi è il fatto che, nonostante siano bloccati, sono parzialmente in acqua e questo permetterà loro di sopravvivere maggiormente. Una situazione del genere non è insolita, purtroppo. In Tasmania capita che alcuni grandi mammiferi marini si arenino sulle secche improvvise della costa. Questa volta però le cose sono diverse perché le balene pilota o globicefali si muovono sempre in gruppo e quindi, basta che pochi esemplari si avvicinino troppo alla costa e l’intero branco può seguirli. Un po’ come quanto è successo in queste ore.
Le balene pilota o globicefali sono caratterizzate da una corporatura massiccia con due lunghe pinne pettorali. Il loro nome, globicefali deriva dalla forma della testa, globosa con una fronte sporgente. Il colore che li caratterizza è il nero con un’area bianca tra petto e ventre e arriva fino a circa 9 metri di lunghezza.
Generalmente si muovono in branchi e si immergono fino a 600 metri di profondità, ma il tempo massimo di una immersione è di circa 10 minuti e per questo scendono solo fino a poche decine di metri di profondità.
Come abbiamo anticipato si sono già verificati degli episodi di spiaggiamento di gruppo, proprio perché muovendosi in branco basta che il capo gruppo sbagli direzione e così anche tutti gli altri lo seguono. Oltre a quello di oggi, i più grandi spiaggiamenti sono quelli del 1918 in Nuova Zelanda che ha coinvolto circa 1000 globicefali e nel 2017 sempre più o meno nella stessa zona di circa 600 esemplari di balene pilota.