Una parte della Gran Bretagna, l’area intorno alla zona di New Castle è stata sottoposta ad un nuovo lockdown per arginare la diffusione del Coronavirus.
La battaglia contro il Coronavirus non è vinta. Il mondo intero, ogni giorno, sta continuando a veder salire il numero di casi di contagio. Sebbene si stia facendo il possibile per mantenere l’indice al di sotto della soglia di pericolo, i contagi ci sono. Sono molti anche i medici che sostengono che, fino all’arrivo del vaccino, dovremo metterci l’anima in pace e convivere con il Covid-19 e con le relative misure di contenimento. Così come è successo in Gran Bretagna.
Nel nord-est dell’Inghilterra infatti, proprio per via dell’aumento di casi di Coronavirus nella zona di Newcastle è stato deciso di istituire un nuovo lockdown 2.0. Non sembra infatti che vivremo più (fortunatamente ci permettiamo di dire) una situazione come quella di marzo. Allo stesso modo i singoli Governi si prenderanno la libertà di fare dei piccoli lockdown localizzati in caso di nuovi ed importanti focolai legati al virus. L’area interessata dal lockdown in Gran Bretagna andrà ad interessare quasi 2 milioni di persone e quindi tornano misure di contenimento ben più restrittive.
Non sarà infatti possibile ritrovarsi in abitazioni diverse dalla propria. Non si potrà andare a trovare amici e parenti insomma. I pub faranno solo servizio al tavolo e i locali saranno chiusi dalle 22 alle 5 del mattino. Un lockdown più morigerato perché rispetto a marzo la popolazione oggi sa comunque affrontare la convivenza con il virus utilizzando mascherine, distanziamento sociale e applicando una importante e puntuale igienizzazione delle mani.
La speranza del Governo britannico è quindi duplice. Da una parte si vuole arginare la diffusione del Coronavirus evitando una nuova ondata violenta di contagi. Dall’altra però si sta cercando di preservare l’economia lasciando libere le attività di continuare il loro lavoro per evitare che ci sia un tracollo. Di conseguenza diciamo che il Regno Unito spera di far trascorrere ai suoi cittadini un Natale il più tranquillo possibile insieme alle famiglie, senza replicare quanto accaduto ad aprile con la festività di Pasqua. In quei giorni infatti eravamo ancora in pieno lockdown e questa ricorrenza religiosa è stata celebrata in isolamento.