La Norvegia inserisce l’Italia fra i Paesi a rischio: obbligo di quarantena per chi entra
L’aumento dei casi positivi di coronavirus in Italia nelle ultime settimane spaventa non solo gli italiani, ma anche i Paesi esteri. La Norvegia è uno di questi ed ha deciso di inserire l’Italia nella lista della Nazioni a rischio. Il Governo di Oslo ha invitato poi i suoi connazionali ad evitare viaggi non necessari nel Belpaese. In vista dell’autunno, che fa temere un’impennata della curva epidemiologica in Europa, diversi Paesi corrono ai ripari chiudendo le frontiere (Ungheria e Ucraina) o mettendo limitazioni alla circolazione (Islanda ad esempio e ora anche la Norvegia).
Gli italiani che decidono di andare all’estero per turismo devono dunque verificare dove poter andare e quali sono le eventuali restrizioni di ingresso o al rientro (da Spagna, Grecia, Croazia e Malta c’è l’obbligo del tampone nei prossimi giorni verrà esteso anche a chi torna dalla Francia). Se in Europa la circolazione ancora è possibile, molto più difficile andare nei Paesi ExtraUE. Vietati i viaggi negli Stati Uniti, la Thailandia ha chiuso le frontiere, Israele richiede un’autorizzazione dall’Ambasciata, il Marocco consente l’ingresso ma sono vietati gli spostamenti nel Paese. Ora all’elenco ci si aggiunge anche la Norvegia.
Viaggi in Norvegia: obbligo di auto isolamento e le regole da seguire
La Norvegia da inizio epidemia ha avuto poco più di 11 mila casi su una popolazione di appena 5 milioni di abitanti. Da fine agosto i positivi – come in tutta Europa – stanno però nuovamente aumentando. Negli ultimi giorni si sono registrati circa un centinaio di nuovi casi ogni 24 ore. Una situazione che ha spinto il governo norvegese ad un ulteriore stretta sugli ingressi nel Paese.
Le autorità sanitarie norvegesi hanno stabilito che sono da considerarsi ad alto rischio tutti quei Paesi in cui l’indice di contagio sia superiore a 20 casi ogni 100.000 abitanti. Tutti i viaggiatori che provengono da Paesi ad alto rischio devono osservare un periodo di quarantena obbligatorio di 10 giorni. Sottoporsi al tampone o test sierologico non sostituisce l’obbligo di autoisolamento.
L’elenco dei Paesi a rischio viene continuamente aggiornato. Le prime nazioni a finire in questa lista sono state Spagna, Croazia e Portogallo lo scorso 25 luglio. L’Italia è stata inserita il 4 settembre.
Sono Paesi ad alto rischio: Italia, Stato del Vaticano, Repubblica di San Marino e Slovenia (dal 4 settembre); Germania, Liechtenstein e alcune regioni della Svezia (dal 29 agosto); Austria, Grecia, Irlanda, Regno Unito e alcune regioni della Danimarca (compresa l’area della capitale Copenaghen) (dal 22 agosto); Islanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia e isole Faeroe ed alcune regioni della Danimarca e della Svezia (dal 15 agosto); Francia, Principato di Monaco, Svizzera e Repubblica Ceca (dall’8 agosto); Belgio (dal 1 agosto); Spagna, Andorra, Portogallo, Croazia, Romania, Bulgaria, Lussemburgo ed alcune regioni della Svezia (dal 25 luglio).
Per quanto riguarda le regole da seguire in Norvegia: obbligo di indossare la mascherina su tutti i mezzi di trasporto. Chi arriva in Norvegia deve indossarla fin quando non arriva a destinazione dove trascorrerà la quarantena. Obbligo di rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro. Per i pagamenti si consiglia di usare solo carte, ancora meglio se contactless. Alcuni negozi non accettano più denaro contante.